Ogni anno sulle spiagge della Sardegna vengono prelevati quintali di sabbia, raccolti come souvenir dai turisti. "All'apparenza - spiega Carmelo Spada, delegato Wwf per l'Isola - un gesto piccolo e innocuo ma che, sommato a tanti altri gesti simili, si traduce in un danno ambientale impossibile da trascurare".

Per tenere alta l'attenzione, Wwf Italia promuove per questa estate la campagna #GenerAzioneMare 2018, diretta alla tutela del mare e delle coste con una serie di manifestazioni.

Oggi, in occasione della liberazione di una tartaruga marina Caretta Caretta curata nel centro di recupero dell'Asinara, verrà preentata l'iniziativa "L'ultima spiaggia", proprio contro i furti che ogni anno colpiscono le coste della Sardegna.

L'intento è quello di sensibilizzare i turisti mostrando loro una cartolina che rappresenta due mani che trattengono un pugno di sabbia e che per questo vengono ammanettate: "Portare via la sabbia è un furto" è lo slogan.

L'altro tema che l'associazione ambientalista non trascura è quello dell'inquinamento da plastica: "L'Europa - ricorda ancora Spada - è il secondo produttore di plastica al mondo e in Italia ogni anno si consumano 2,1 milioni di tonnellate di plastica solo per gli imballaggi".

Dall'1 gennaio 2011 nella penisola italiana è stato vietato l'uso di shopper di plastica per la spesa e dall'inizio del 2018 l'uso di sacchetti di plastica per gli alimenti.

Dall'anno prossimo, poi, non sarà più consentito l'uso di cotton fioc non biodegradabili, mentre dal primo gennaio 2020 non si potranno più utilizzare microplastiche nella creazione dei cosmetici.

(Unioneonline/s.s.)

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