La sostenibilità è una parola abusata ma è soprattutto “un principio col quale dovremmo imparare a vivere, un po’ come i pastori che traggono nutrimento dalla natura, piuttosto che sfruttarla”. Ruota intorno a questo concetto la lectio magistralis dell’architetto greco Thomas Doxiadis che ha incantato i tanti appassionati di giardinaggio e piante. L’occasione è arrivata dall’evento Primavera in giardino in autunno, che ha compiuto vent’anni e che è ha lasciato la sua abituale sede, a Milis, per trasferirsi a pochi chilometri da Oristano: un luogo quanto mai adatto per un evento dedicato al verde nelle sue magiche sfumature, visto che si tratta del vivaio Ros’e Mari di Donigala Fenughedu.

L’architetto Doxiadis ha affascinato i visitatori col suo intervento e la sua esperienza: parliamo di uno dei paesaggisti più rinomati, che interpreta l’ambiente verde mediterraneo nel giardino. “La Grecia e la Sardegna hanno innumerevoli punti in comune, entrambe hanno alle spalle una storia millenaria che ha forgiato il paesaggio e le persone”.

Il filo conduttore è stato il rispetto della natura. Per essere più chiari: nell’assolato Campidano non si può pensare di creare un giardino di ortensie, né di stendere un tappeto di prato inglese perché parliamo di due tipi di vegetazione che mal si conciliano con questo ambiente. Tema provocatorio di questa edizione è stato “Un serpente in giardino...come potremmo abitarci insieme?” L’argomento ha serpeggiato, è il caso di dirlo, in diverse iniziative.

Anima e cuore dell’evento sono Italo Vacca e Leo Minniti, dell’associazione Land plants Sardinia e del vivaio I campi di Milis: “Questo dei vent’anni è un compleanno importante per il nostro evento che negli anni è cresciuto. Richiama appassionati da tutta l’Isola, che vanno dai semplici cultori di giardinaggio agli architetti alla ricerca di idee e spunti per nuovi progetti”.

Primavera in giardino in autunno ha compiuto vent'anni, la festa (Foto concessa)
Primavera in giardino in autunno ha compiuto vent'anni, la festa (Foto concessa)
Primavera in giardino in autunno ha compiuto vent'anni, la festa (Foto concessa)

Una quarantina i vivai in arrivo da tutta Italia hanno messo in esposizione collezioni particolari: arbusti mediterranei, agrumi, bougainvillee, rose e oleandri, aromatiche, erbacee perenni, alberi da frutto, bonsai, orchidee, tillandsie. Una magnifica scelta internazionale è rappresentata dai cactus e dalle succulente della “mostra nella mostra” intitolata Kaktos, che da anni rappresenta un grande e festoso ritrovo dei cactofili sardi.

“Il gioiello è arrivato alla Sicilia, con due proposte, piante aromatiche e una collezione di passiflora” ha spiegato Italo Vacca. Ma ci sono stati anche i melograni in arrivo dall’Umbria e le piante acquatiche da Treviso. Diverse mostre, fra le altre quella di piante in grado di affrontare meglio il cambiamento climatico

L’obiettivo dei promotori è sempre quello di offrire un punto di divulgazione della cultura del verde, del giardinaggio oculato e sostenibile. Spazio alla parte del mercato ma anche a quella culturale. Un concetto sposato da Lucia Schirru, di Ros’e mari, che alimenta la cultura del verde. “Il luogo parla di piante e giardino, creato da una famiglia unita dalla passione, e un po’ di follia, in un vivaio dismesso da più di vent'anni. Qui le piante abbandonate sono cresciute liberamente, creando un giardino sorprendente e incantevole” spiegano i promotori Italo Vacca e Leo Minniti.

Fil rouge della manifestazione è la necessità di vivere in simbiosi con gli altri elementi della natura, in particolare quando si tratta di realizzare un giardino. Il concetto espresso dall’architetto Doxiadis, che ad Atene è a capo di uno studio di progettazione prestigioso e all’avanguardia in ambito mediterraneo. “Come possiamo costruire su paesaggi sensibili e belli senza distruggerli? Progettando per la simbiosi, un concetto che vede la trasformazione non come un processo distruttivo ma come una nuova sintesi, una coabitazione”. In altre parole, quando si costruisce un giardino occorre tener conto di un elemento: la natura della natura. Un gioco di parole che, però, racchiude un significato ben preciso: nella natura non c’è solo ciò fa piacere alla nostra idea di giardino ma anche altri elementi che magari non rispondono ai nostri desideri. “Il “serpente” è dunque un simbolo che rappresenta ciò che talvolta può non essere tra i nostri desideri” affermano i promotori.

 La manifestazione ha offerto suggerimenti su come progettare, gestire, rendere sostenibile il giardino mediterraneo ed è un’occasione unica per offrire la migliore scelta di piante per amatori, proposte da qualificati vivai di tutta Italia.

E ancora, laboratori per i bambini, tanti incontri e conversazioni. Esplorata, infine, la possibilità di coltivare frutti tropicali e subtropicali in Sardegna anche in ragione dei cambiamenti climatici.

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