Una manager nuorese per Bnp Asset Management
Elisa Ori, nata e cresciuta in Barbagia, dal 1° giugno guiderà la società italiana del gruppo bancario. “Vorrei vedere una Sardegna diversa”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non la si può definire un “cervello in fuga”, perché la sua anima e il suo cuore, soprattutto per gli affetti nati negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, sono ancora ben legati alla Barbagia e alla Sardegna. Dal 1° giugno 2025 Elisa Ori, nuorese, classe ’69, sarà la nuova numero uno per l’Italia di Bnp Paribas Asset Management, società che all’interno del gruppo bancario si occupa di investimenti e gestioni patrimoniali. Per lei è già iniziato il periodo di affiancamento all’attuale responsabile, Marco Barbaro, che lascerà l’incarico per godersi la meritata pensione, dopo aver lavorato nel gruppo per 25 anni.
La carriera
Elisa Ori, invece, è entrata in Bnp Paribas Asset Management più o meno in contemporanea con l’arrivo in Italia della società francese, nel 1999, e da allora ha scalato le posizioni all’interno del gruppo fino ad assumere nel 2019 la carica di “head of sales” per i clienti istituzionali. Ora, il nuovo incarico che le permetterà di guidare la società, una sessantina di persone in tutto sul territorio nazionale, e coronare una brillante carriera, portata avanti senza peraltro trascurare la famiglia. “Ho cercato sempre di non far mancare niente ai miei tre figli, due femmine e un maschio, quest’ultimo adottato dopo otto anni di affido, dedicando a loro il tempo che non ho passato al lavoro. Ho sempre avuto una persona che ci ha aiutato in famiglia ma quando poi vado via dal lavoro stacco e mi dedico a loro”, racconta. Oggi, tutti e tre sono grandi e hanno intrapreso un loro percorso. “Ho cercato di educarli con l’esempio e un certo rigore e soprattutto li incoraggio a fare belle esperienze”, aggiunge.
Il carattere
La tenacia di Elisa Ori è senza dubbio quella tipica delle donne sarde: liceo scientifico Fermi a Nuoro (“che brava la preside di allora, Angela Cerina”), laurea in Economia all’università Bocconi di Milano, primo lavoro a Jp Morgan dove già si occupava di business e investimenti, per poi cogliere al volo l’occasione che si presentò nel 1999 in Bnp Paribas per dedicarsi appunto al settore investimenti, curando le relazioni con i clienti istituzionali e assicurando una gestione con buoni profitti ai clienti. Quello che resta impresso è il periodo di studi nuoresi, a iniziare dalla scuola elementare di Furreddu (“ricordo con grande affetto la mia maestra Luciana Soddu Murru”), a pochi passi dallo stadio Quadrivio dove la mitica Nuorese in quegli anni vinceva partite su partite e portava migliaia di persone sugli spalti. “Lì si sono formate tante amicizie, tanti affetti che sono per me ancora molto forti e importanti. Un modo di vivere questi legami che non sempre ho ritrovato qui in Lombardia o comunque fuori dall’Isola”, racconta. Un’Isola dalla quale peraltro Elisa Ori non si è mai allontanata. Vacanze a Porto Ottiolu, nel comune di Budoni, un’amicizia fraterna con la scrittrice Graziella Monni, legami che continuano a essere forti nonostante la distanza. Legami che non si spezzano. E che si nutrono di valori forti e principi saldi. Gli stessi che Elisa Ori mette nel suo lavoro: “Resilienza, testardaggine, la determinazione delle donne sarde”.
Gli obiettivi
La gestione dei portafogli dei clienti non è cosa facile, ma l’equilibrio e la professionalità aiutano. “Bnp Paribas Asset management è la prima banca in Europa, e la sua società di asset management gestisce 590 miliardi di euro di gestione a livello globale, di cui circa 23-24 miliardi in Italia - spiega Ori – curiamo gli attivi di clienti interni ma anche esterni al gruppo”.
Lontano dalla Sardegna, dunque, la manager è cresciuta professionalmente. “È quello che volevo fare una volta entrata in Bnp Paribas, l’ambizione era questa”, racconta, nonostante all’inizio pensasse a fare la commercialista. Senza allontanarsi troppo spiritualmente dalla sua Isola, che però vede con l’occhio e la nostalgia di chi vorrebbe osservare maggiore sprint e qualche possibilità in più per i giovani. Lei è partita dall’Isola con l’idea di fare un’altra professione e oggi invece si occupa di gestione patrimoniale. “Ma se dovessi tornare indietro, oggi studierei medicina. Rientrare in Sardegna? Forse avrei studiato anche a Cagliari, ma a Nuoro non so se riuscirei a viverci. Molte cose che leggo dell’Isola mi rattristano”. Il turismo, secondo la manager nuorese, resta la carta da giocare per la nostra regione. “Ma si deve certamente allungare la stagione”, dice. E poi i dati sull’invecchiamento, sulla natalità bassa, sui Lep (livelli essenziali delle prestazioni) le danno dispiacere. “Non mi aspettavo che la situazione diventasse quella di oggi, c’è tanto da fare, le aziende sono per lo più piccole e fragili. Le famiglie sarde, sul fronte dei risparmi, fanno fatica”.