Benvenuti al Nord è il titolo di un film del 2012 con Claudio Bisio e Alessandro Siani. Sempre attuale quando si parla delle differenze, tra settentrione d’Italia e meridione, ma anche di pregi e difetti delle singole zone della Penisola. E il turismo, con la gestione dei turisti, è uno di quei settori dove un buon politico – e anche un buon imprenditore – dovrebbe saper copiare per importare nel proprio territorio, o nella propria azienda e impresa, le idee e i progetti che funzionano. Anche perché a volte quanto viene proposto al vacanziero sono cose banali, che dovrebbero essere già inserite nel pacchetto turistico messo in vendita.

L’obiettivo 

Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige, con il Sud Tirolo in testa, recitano una parte da leone nel cercare di facilitare le vacanze di chi sceglie laghi, montagne e attrazioni di queste due Regioni. E una delle abbinate che meglio funziona è quella turismo-trasporti, punto dolente troppo spesso in Sardegna. Ecco perché basterebbe imitare o prendere spunto per riuscire, senza grande fatica, a fornire un servizio migliore ai turisti che per fortuna affollano comunque l’Isola attratti dalle sue meravigliose bellezze. Da Sirmione, la penisola che si infila per alcuni chilometri nel Lago di Garda, alle altre località venete e i parchi giochi lungo la costa del lago, fino ad arrivare a Vipiteno e alle vallate a pochi chilometri dal confine austriaco, tutto ruota attorno al turista e soprattutto i trasporti sono studiati per ridurre al minimo i disagi, cercando di fornire un servizio impeccabile. Facendolo ovviamente pagare.

Il tesoretto

Gli esempi sono molti. A Sirmione, comune con ottomila e trecento abitanti, il centro storico sorge sulla penisola nel basso Lago di Garda. Ma per arrivare alla parte che attira migliaia di turisti al giorno e alla porta d’ingresso, il maestoso castello Scaligero, c’è il problema viabilità e parcheggi.

Il castello a Sirmione (foto m. v.)
Il castello a Sirmione (foto m. v.)
Il castello a Sirmione (foto m. v.)

I posti auto ci sono ma non possono essere tutti a poche centinaia di metro dalla zona pedonale che interessa tutto il centro storico della cittadina. I prezzi per la sosta, man mano che ci si allontana dal centro, diminuiscono. Ma non per questo il turista viene dimenticato. È infatti possibile lasciare l’auto in zone gratuite a distanza dal castello per poi muoversi sugli autobus che in modo continuo effettuano il servizio di navetta verso l’ingresso del centro storico. E i costi sono contenuti. Un modello replicato anche in altre località venete, e del Trentino alto Adige, che trasformano il Lago di Garda in un tesoretto per le casse delle varie amministrazioni.

La carta dei servizi

Il capitolo trasporti e soprattutto la gestione turistica con al centro le famiglie di vacanzieri, è uno dei punti di forza del Trentino Alto Adige, con il Sud Tirolo che la fa da padrona. Chi prenota in uno degli alberghi convenzionati (e sono molti) delle valli tra Vipiteno, Racines e Colle Isarco, ha una card gratuita con inclusi servizi, vantaggi e privilegi. Dai mezzi pubblici, agli ingressi in musei, passando per gli impianti di risalita per arrivare alle varie attrazioni: nessun costo, o forti riduzioni, per consentire alle famiglie di turisti con bambini di potersi spostare con maggiore facilità (treni e pullman raggiungono nel Sud Tirolo una puntualità, e una pulizia, invidiabile) ed entrare nelle mostre e nei castelli senza pagare il biglietto d’ingresso.

Stazione ferroviaria nel Sud Tirolo (foto m. v.)
Stazione ferroviaria nel Sud Tirolo (foto m. v.)
Stazione ferroviaria nel Sud Tirolo (foto m. v.)

Questo vale nel periodo estivo e in quello invernale e anche gran parte degli impianti di risalita sono gratuiti. Un esempio, ma potrebbero essere molti: da uno dei Comuni delle varie vallate è possibile raggiungere in treno – senza pagare, grazie alla card – il Brennero nel confine austriaco, noleggiare una bici (a prezzi scontati, sempre grazie alla tessera rilasciata dagli hotel), percorrere la lunghissima pista ciclabile (che utilizza il vecchio percorso ferroviario, altro spunto per una valorizzazione di un’infrastruttura dismessa) e lasciare la bici in albergo perché il personale si occuperà di riportarla alla ditta di noleggio.

Tanti piccoli accorgimenti che alla fine fanno la differenze e lasciano al turista un ricordo positivo. Piccole idee e strategie facilmente replicabili. Anche in Sardegna. 

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