Tornano i Menhir, solidità e coerenza dell’hip hop
Pubblicato “Con le mie forze”, il nuovo brano della storica band nuoresePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A nove anni dall’album “Abissi” il gruppo nuorese Menhir – tra i pionieri rap isolano - è tornato con il singolo “Con le mie forze”, brano pubblicato su youtube e nei principali social il 26 dicembre 2024. Con i rapper Kingaiè (Kappa) e Momak, due delle voci più iconiche del panorama rap nazionale, nel video compaiono anche le strofe di Paulinho, cantante sardo-brasiliano di fama internazionale.
Girato nelle dune di Piscinas, simboleggianti la natura che resiste al vento e ai cambiamenti, il video della band barbaricina segna il ritorno di una formazione che ha conservato negli anni, grazie alla coerenza, il rispetto di tutto l’ambiente hip hop, segnando anche la strada di altri artisti isolani che si radunano sotto l’insegna dell’Iscola Orizinale Nugoresa.Il beat prodotto da Cizin, arricchito con il suono inconfondibile di Dj Kork, rendono “Con le mie forze” una miscela perfetta capace di fondere le radici isolane della tradizione con le barre complesse della metrica moderna. Ed è proprio la tecnica, insuperabile, che rende bellissimo e coinvolgente il nuovo lavoro dei Menhir, gruppo classe ‘97 che ha la sua forza in fondamenta solide legate alla old school del primo rap americano
Kingaiè e Momak, cresciuti tra gli anni '80 e '90, hanno iniziato come b-boy e MC, cimentandosi nel breakdance e nelle prime rime in lingua sarda. Nel 1997, decidono di unire le loro forze e fondare i Menhir, nome che richiama le antiche pietre erette della Sardegna, simbolo di forza e resistenza. Il successo arriva nel 2002, quando collaborano con DJ Gruff per l'album "Pecorino Sardo": una svolta che consente loro di guadagnarsi il rispetto e una notevole visibilità in campo nazionale. Un album caratterizzato da testi profondi e sonorità innovative, con una metrica che fonda il sardo con l’italiano, influenzato dalla musica tradizionale isolana, che rende la miscela riconoscibile e apprezzata ovunque. Nel 2007, sotto l'etichetta S'ard Music, pubblicano il loro album omonimo "Menhir", seguito nel 2015 da "Abissi", prodotto con Machete Empire Records e da Salmo. Questo album – maturo e con basi di altissimo livello - consolida ulteriormente la loro posizione di vertice nella scena hip hop italiana, grazie a brani che uniscono sonorità moderne e tradizione.
Ma è la coerenza la parola d’ordine della coppia che, ormai attiva da quasi trent’anni, non si è mai venduta per fare cassa. «Cosa sono cinque milioni di dollari in confronto all'amore di otto milioni di cubani?» aveva tagliato corto Teofilo Stevenson, uno dei più forti pesi massimi della storia, rifiutando la borsa per passare ai professionisti. Il pugile cubano lo fece per coerenza: ribadendo che nella vita esiste qualcosa che vale molto più dei soldi. Così come fece l’altro mostro sacro cubano della boxe, Félix Savón, forte di tre ori olimpici nei massimi e sei mondiali consecutivi. Anche lui, forse il più grande in assoluto, mai passò al professionismo perché - sulla scia di Stevenson - riteneva che la coerenza contasse più dei soldi.
In un mondo come quello attuale dell’hip hop e, peggio ancora, quello della trap, dove i testi sono caratterizzati dall’ostentazione dei soldi, del lusso, del sesso, della droga e della violenza, come se fossero tutti dei piccoli gangster di strada, la Sardegna ha due mostri sacri del rap e della coerenza, proprio come Teofilo Stevenson e Félix Savón. Si chiamano Kingaiè Menhir e Momak Menhir. Pochi rapper in Italia picchiano duro come loro. Nessuno ha testi, metrica, storia, flow e tecnica migliori. Ma il loro peso non lo si può misurare dal successo o dal denaro che accumulano, bensì dalla coerenza e dal rispetto che hanno accumulato nel corso del decenni e che li ha fatti entrare nella storia dell’hip hop.