Quanto incidono le tasse e i diritti aeroportuali sui biglietti aerei? Nel caso della linea Roma-Cagliari il rapporto sfiora il 50 per cento: la tariffa massima agevolata stabilita dalla Regione è di 39 euro, a cui si aggiungono 33 euro di imposte. Ma negli ultimi mesi, con l’affidamento del servizio a Volotea, la situazione si è addirittura ribaltata. La compagnia low cost nel periodo di bassa stagione applica tariffe scontate anche alla continuità territoriale sarda, dunque può capitare di trovare offerte da 19 euro (tutto compreso) per un biglietto di sola andata. E qui si arriva al paradosso. Per ogni passeggero Volotea dovrà comunque pagare 33 euro di tasse, perdendo 14 euro netti: cosa non si fa per riempire gli aerei in questo periodo, in cui gli aeroporti hanno lasciato per strada fino al 60% del traffico pre-pandemia.

Tornando alle tasse, quelle legate ai biglietti aerei sono composte da varie voci e la maggior parte cambia da un aeroporto all’altro, oltre a variare di anno in anno. Prendiamo lo scalo di Cagliari: c’è una tassa per ogni passeggero imbarcato, che per gli adulti va dai 4 euro per i viaggiatori Ue ai 5,6 euro per gli extra Ue (per i bambini supera di poco i 2 euro). Poi la security tax da 3,30 euro e il controllo bagagli (1 euro). Senza dimenticare l’Iva di tutte queste voci: una tassa nella tassa.

Un aereo in pista (foto archivio L'Unione Sarda)
Un aereo in pista (foto archivio L'Unione Sarda)
Un aereo in pista (foto archivio L'Unione Sarda)

Va peggio in altri aeroporti, come quello di Fiumicino, dove viene inserito un “contributo” di un euro a biglietto per pagare i debiti di Roma Capitale. Un rosso in bilancio che i sardi hanno contribuito a ripianare negli anni. Prima che il Covid sconvolgesse le nostre vite il traffico sulla rotta Roma-Cagliari era di circa 450mila viaggiatori all’anno, che si traducono in 450mila euro.

Infine, in ogni biglietto c’è anche quella che viene chiamata “addizionale comunale”, in realtà destinata solo in minima parte ai Comuni. Nel corso degli anni l'importo è cresciuto da 1 a 6,50 euro a passeggero. Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene assegnato all’Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti, per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Una piccola parte di questo euro è destinata alle amministrazioni comunali.

L’addizionale comunale è stata sospesa nella seconda metà del 2021, ma da gennaio è tornata a gonfiare in conto finale dei biglietti. Ryanair, da tempo, chiede di eliminarla per rilanciare il trasporto aereo. La compagnia low cost è tornata alla carica da poco, chiedendo una nuova sospensione, almeno fino al 2025: “La rimozione dell’addizionale”, sostengono i manager irlandesi, “gioca un ruolo cruciale nel guidare la ripresa del turismo italiano e garantire all’Italia di rimanere competitiva rispetto agli altri paesi dell'Ue, che stanno provando ad attrarre capacità dalle compagnie aeree per favorire il rapido recupero del settore turistico”.

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