Casa, salata casa. Se la compri, ti accorgi subito che, tanto dolce, non è, tant’è vero che tre persone su quattro fra quelle richiedono un mutuo lo fanno per acquistare la prima casa: il dato è del 73%. Però in Sardegna scende l’età media dei “mutuati” dalle banche per avere un appartamento intestato a loro: ora è sotto i quarant’anni e quasi la metà (il 47%) dei sardi che firmano i moduli per il mutuo hanno meno di 36 anni.

La fotografia è del sito facile.it, che ha condotto un’indagine nazionale e anche regione per regione. Mediamente, chi richiede il finanziamento per comprare la casa in Sardegna ha 38 anni e mezzo d’età, e questo favorisce nel tenere bassa la rata, considerato che gli istituti di credito sono incoraggiati a concedere prestiti immobiliari a lunga scadenza: anche trent’anni. Una vita a pagare, in cambio di una rata mensile decisamente più sostenibile, considerata anche la poca stabilità del mercato del lavoro soprattutto durante questa crisi economica aggravata dalle chiusure per la pandemia da Covid-19. Dunque, i richiedenti mutuo residenti in Sardegna sono ora quattro anni più giovani rispetto ad appena un anno fa, quando eravamo certo ben più alle prese con i contagi del virus SarsCoV-2. Nei primi tre mesi di quest’anno, i sardi che hanno firmato il contratto per avere un prestito immobiliare avevano mediamente 36 anni e mezzo: dodici mesi prima, l’anagrafe gliene attribuiva quaranta.

Facile.it ha analizzato 4.900 richieste di mutuo per la casa presentate nell’Isola, scoprendo così che il calo dell’età media di chi vuole un finanziamento per comprarsi “il mattone” è dovuto alle migliori agevolazioni statali. Interessante anche la griglia degli importi richiesti agli istituti di credito, nella quale i dati sono suddivisi in province. Ebbene, nell’Area metropolitana di Cagliari nel primo trimestre di quest’anno mediamente si sono richiesti – per l’acquisto della casa – 126.235 euro, con un calo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un po’ più alta la cifra mutuata a Sassari, che in media è di 127.619, il che significa un aumento dell’importo pari all’11,6%. A Nuoro il mutuo medio è di 122.250 euro, a Oristano 107.959, cioè l’1,11% in più rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. C’è poi il Sud Sardegna, con una media di richieste di finanziamento pari a 106.153 euro (il 9,1% in meno). Il dato generale della Sardegna nel primo trimestre 2022: richieste medie di 123.057 euro (il 3,5 in più), mentre il dato nazionale è di 141.021 con un aumento del 3% secco.

A fare la parte del leone in Sardegna, per quanto riguarda la richiesta di mutui immobiliari, sono quelli per la prima casa. Nel primo trimestre dell’anno, come si diceva, hanno pesato per il 73% delle domande presentate. L’aumento rispetto a un anno prima è decisamente marcato: la percentuale è cresciuta di 18 punti.

C’è poi la questione dei tassi d’interesse, che risalgono dopo anni di appiattimento verso il basso. C’entra, con quest’offerta bancaria meno vantaggiosa rispetto al passato, il complesso scenario internazionale dovuto alla guerra in Ucraina e ad altre tensioni. Sono così saliti i tassi, particolarmente quello fisso. I dati raccolti da facile.it, per un mutuo da 126mila euro con un Ltv (“Loan to value”, cioè il rapporto tra il prestito e il valore dell’attività acquistata) al 70% con 25 anni di rate, il Taeg (Tasso annuale effettivo globale, cioè quello d’interesse) parte ora dall’1,71%. Si spendono quindi ogni mese 507 euro, quindi 41 in più rispetto al primo trimestre del 2021. Proprio in quel periodo il Taeg viaggiava sull’1,04%, con una rata da 466 euro al mese. Fatti i conti, per questa tipologia di mutuo per l’acquisto di case ora si spendono circa 12.300 euro in più rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.

Fin qui, il tasso fisso. Poi c’è quello variabile, nel quale la situazione è più stabile. Nella simulazione di facile.it, gli indici partono dallo 0,82% e da una rata da 461 euro, sempre per un mutuo da 126mila euro esteso a 25 anni con un Ltv (la quota del valore dell’immobile finanziata dall’istituto di credito) del 70%. Col variabile si risparmia, almeno per ora. Poi, certo, un quarto di secolo è lungo e tutto può accadere ai tassi d’interesse. Potremmo chiamarlo “mutuo-thriller”.

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