Il dilemma è: credere nella candidatura ideale in uno dei luoghi più silenziosi del mondo, nel cuore della Barbagia, oppure puntare sulla scelta strettamente politica che vede impegnati insieme Germania, Olanda e Belgio. La scommessa Einstein Telescope è al bivio finale prima della decisione che fisserà la nascita del super rilevatore di onde gravitazionali in grado di svelare i segreti dell’universo tra buchi neri e stelle di neutroni. La scelta del sito ufficiale avverrà entro il 2024 e potrebbe lanciare la Sardegna nella dimensione luminosa dell’astrofisica più rivoluzionaria. Basti pensare che dietro il progetto ci sarà un investimento di oltre sei miliardi di euro, con ricadute occupazionali in grado di stravolgere il prodotto interno lordo dell’Isola. Nei nove anni indispensabili per la realizzazione dell’impianto saranno impiegate quasi 40mila persone, tra gruppo tecnico, logistica e indotto interno e esterno, con un giro di affari di oltre quattro miliardi di euro. Una sorta di nuovo piano di rinascita legato al futuro dell’astrofisica mondiale.

IL PROGETTO TECNICO 

Non deve ingannare il nome “telescope” nel senso più tradizionale, perché il super interferometro destinato all’osservazione delle onde gravitazionali provenienti da ogni angolo dell’universo non sarà rivolto verso il cielo ma guarderà al silenzio del sottosuolo. L’Et prenderà vita in una cavità tra i cento e i trecento metri di profondità. Per questo la scelta in Sardegna è ricaduta nell’area della miniera di Sos Enattos. Il complesso estrattivo del territorio di Lula, a trenta chilometri da Nuoro, rappresenta un luogo in cui l'attività sismica di disturbo alla rilevazione delle onde gravitazionali è sostanzialmente nulla. La conferma è arrivata dalle valutazioni tecniche effettuate all’inizio del 2021 con 15 stazioni di controllo sismologico. Sono presenti tutti i requisiti ideali, a partire dal bassissimo rischio sismico, per dare forma ai tre bracci dell’impianto, lunghi dieci chilometri ciascuno. È fondamentale che però non venga compromessa l’unicità del luogo. Per questo l’idea di far nascere parchi eolici nelle vicinanze diventerebbe un ostacolo insormontabile per il raggiungimento dell’obiettivo. In questo senso la commissione tecnica del ministero della Transizione ecologica ha appena bocciato il progetto delle pale proposto nel triangolo tra Lula, Bitti e Buddusò, andando di fatto a sostenere la linea del no di tanti sindaci della zona. 

UNA SFIDA A DUE

A contendere alla Sardegna l’Einstein Telescope c’è la cosiddetta euroregione Mosa-Reno, territorio nel crocevia tra Olanda, Belgio e Germania. Il progetto prevede una soluzione di compromesso che vedrebbe la struttura destinata a catturare le onde gravitazionali piazzata idealmente in tutti e tre i Paesi. Da qui la forza di un progetto politico che sfida apertamente la proposta barbaricina. Un punto importante conquistato dal progetto di Sos Enattos è l’appoggio diretto del Governo italiano in vista della decisione definitiva che dovrà essere presa dalla Commissione europea.

SCOMMESSA PER IL FUTURO

L’Einstein Telescope è un’evoluzione molto più sviluppata (nel solco della teoria della relatività) dei sistemi attualmente attivi nella ricerca delle perturbazioni spazio-temporali che si propagano nell’universo. Gli impianti simili sono il Virgo, che si trova nei pressi di Macerata (realizzato nel 1994), e il Ligo, nato nel 1992 ad Hanford, negli Stati Uniti, stato di Washington. L’inteferometro immaginato dall’Osservatorio gravitazionale europeo avrà i tre bracci operativi, assai più lunghi e performanti rispetto a quelli esistenti, che non vanno oltre i quattro chilometri. L’importanza  del progetto Et è confermata dal coinvolgimento di istituti di ricerca di primissimo piano come l’Istituto nazionale di fisica nucleare in Italia, il Centro nazionale di ricerca scientifica francese, l’Istituto di ricerca tedesco Max Planck per la fisica gravitazionale e poi le università britanniche di Birmingham, Cardiff e Glasgow. C’è ancora un anno o poco più prima della decisione finale. La Sardegna dovrà giocarsi tutte le sue carte migliori per portare a casa l’Einstein Telescope e dare vita al nuovo piano di rinascita coi riflettori del mondo su Sos Enattos

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