Maglie rosse come le camicie rosse, un senso di appartenenza che affonda le radici fino ai tempi della fondazione: “The Garibaldi that we wear with pride was made in 1865”. Lo slogan affisso nella curva dei tifosi più caldi del Nottingham Forest porta proprio all’Eroe dei due mondi, con tanto di immagine del leggendario condottiero-patriota italiano sepolto a Caprera: “Indossiamo Garibaldi con orgoglio dal 1865”.

ROSSO GARIBALDI 

Un legame storico-sportivo affascinante che porta alla nascita del club di calcio delle Midlands, le “regioni di mezzo” nel cuore dell’Inghilterra. Uno studioso dell’Università di Nottingham, Roger Bromley, grande tifoso dei Forest Reds, dopo una lunga ricerca sulla storia della squadra, ha chiarito le origini del rapporto con Garibaldi. Decisivo è stato un viaggio del generale italiano in Inghilterra nel 1864: la fama e l’entusiasmo attorno all’Eroe avrebbero spinto addirittura 500mila persone ad acclamarlo in piazza a Londra. E l’ammirazione così diffusa convinse un gruppo di giovani delle Midlands ad accostare a lui il battesimo di una società che metteva insieme il “bandy”, una specie di hockey, e il neonato calcio (in Italia arrivò solo una ventina d’anni dopo portato proprio dagli appassionati inglesi). Nel 1865 nacque così il Nottingham Forest Football and Bandy club, che giocava nell’ippodromo del Forest Recreation Ground (è attualmente il terzo club professionistico più vecchio del mondo dopo i rivali cittadini del Notts County e lo Stoke City). Nessun dubbio sul colore delle maglie: rosso garibaldino, con dedica  esplicita alle camicie dei protagonisti della spedizione dei Mille. Vennero acquistate una quindicina di capi di flanella che aprirono la strada alla storia dei Reds. Peraltro non c’è solo il rosso Garibaldi del Nottingham: secondo le ricostruzioni alcune maglie del Forest vennero portate via per formare un nuovo club a Londra, il Woolwich, da cui nel 1886 prese vita l’Arsenal. E i prestigiosi Gunners del nord della capitale tutt’oggi hanno una fascia rossa sulla maglia bianca. 

UNA STORIA LEGGENDARIA 

Questi sono i giorni in cui il rosso Garibaldi torna a brillare in Premier League dopo ventitré anni di sofferenza in Championship, la nostra Serie B, o, peggio, in terza serie. Una conquista che rimette al suo posto un club protagonista di una delle imprese più importanti della storia del calcio mondiale. Nella terra di Robin Hood, l’eroe popolare nato dalla fusione tra storia e letteratura, che rubava ai ricchi per dare ai poveri, alla fine degli anni Settanta i rossi di Nottingham furono protagonisti di una cavalcata irripetibile sotto la guida del leggendario Brian Clough. Nel 1976  i Reds arrivarono terzi nell’allora Second Division, conquistando la promozione nel massimo campionato inglese. Un traguardo che poteva soddisfare la squadra garibaldina? Neanche per sogno: al primo tentativo - nel 1976-77 - il Nottingham Forest vinse il campionato (il suo primo e unico), mettendosi alle spalle tutte le grandi del calcio inglese e ottenendo il diritto di partecipare alla Coppa dei Campioni, l’attuale Champions League. Prima partecipazione e puntuale, incredibile vittoria, nel 1979, che sconvolse il mondo del calcio dell’epoca. Dalla foresta di Sherwood alla mitica coppa dalle Grandi orecchie, quella che in questi giorni è di casa (tanto per cambiare) al Real Madrid. Ma la storia incredibile del Nottingham mica finì lì: nella stagione 1979-80 i Reds si ripresentarono ai nastri di partenza del più prestigioso trofeo europeo per club e arrivarono di nuovo sino in fondo, ripetendo il successo dell’anno prima e entrando di diritto nella storia del calcio.

DI NUOVO IN PRIMA FILA

Da allora sono state poche le soddisfazioni dei rossi garibaldini, con lunghi periodi bui che hanno portato il club a sprofondare anche in terza serie, la League One, nei primi anni Duemila. Adesso però è di nuovo il tempo di brillare tra le grandi d’Inghilterra: il Nottingham Forest è pronto a far sentire il peso della sua storia nel torneo nazionale più importante del mondo, sfidando corazzate come il o il Manchester City o il Liverpool: il popolo delle Midlands è pronto a vendere cara la pelle per restare nella Premier League riconquistata dopo tanta fatica. E dalle tribune rosse del City Ground Giuseppe Garibaldi ricorderà a tutti chi è l’Eroe dei due mondi che ha fatto nascere l’Italia. 

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