Il 28 giugno era salpato dal porto di Santa Teresa di Gallura, nel nord della Sardegna, attraversando le bocche di Bonifacio, passando per Corsica, Elba, Toscana, Liguria, Montecarlo, Costa Azzurra, fino ad arrivare a Marsiglia, dopo aver percorso 580 miglia nel mar mediterraneo. Da lì, attraverso la foce del Rodano, ha navigato per circa 900 km superando 300 chiuse lungo i fiumi ed i canali della Francia: il Rodano, la Saona, il canale di Bourgogne, lo Yonne ed infine la Senna, per arrivare fin sotto la Tour Eiffel con la sua bandiera dei quattro mori.

L’avventura continua. “Ho trascorso Ferragosto a Parigi, ora sono nuovamente in navigazione sul fiume Oise diretto a Lille con un obiettivo molto difficile da realizzare: raggiungere Londra dopo aver attraversato il canale de La Manica”. Un’impresa titanica, molto rischiosa soprattutto se attraversata con un piccolo gommone con 40 cavalli di potenza. Le correnti, i venti e le maree nel canale naturale che separa la Gran Bretagna dall'Europa continentale e collega il mare del Nord all'oceano Atlantico sono davvero imponenti e pericolose. Non solo fenomeni naturali, Lo stretto è una via di comunicazione molto importante tra l'Atlantico e i mari del Nord e Baltico ed è attraversato da più di 400 navi al giorno. Inoltre è solcato dal servizio di navi traghetto che mettono in comunicazione le due sponde opposte.

Pappalardo percorrerà i 34 km di mare dello stretto di Dover partendo da Calais.

“E’ un viaggio che sto ancora programmando e che risolverò in navigazione”, afferma Pappalardo. “A causa della Brexit ho avuto problemi per la dotazione di bordo regolare in Europa ma non conforme in Inghilterra e con l’assicurazione”. I problemi burocratici si affrontano con pazienza, così come quelli di navigazione. “Le maree hanno un’escursione che può arrivare a 9 metri generando onde trasversali insidiose”. C’è anche un serio problema di traffico, lo stretto è attraversato da oltre 400 navi al giorno più i traghetti che mettono in contatto le due sponde. “Una volta giunto a Calais dovrò aspettare il momento più opportuno per partire”, ma se non dovesse arrivare in tempi ragionevoli nessun problema: “Se il tempo tiene punterò con il mio gommone sull’Olanda e sui suoi canali”. La metà è altrettanto ambiziosa: Amsterdam.

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