La macchina dei trapianti dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari
Laura Di Giuseppe: «La donazione è un atto di altruismo e di amore verso le persone che sono in lista di attesa di un organo che se non arriva sono destinate alla morte»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La donazione è un atto di altruismo e di amore verso le persone che
sono in lista di attesa di un organo che se non arriva sono destinate
alla morte». Laura Di Giuseppe è la responsabile del Coordinamento locale trapianti dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. I donatori di organi sono persone che muoiono in ospedale, nei reparti di Rianimazione per una lesione irreversibile del cervello causata da ictus, emorragia, trauma cranico, tumore o prolungato arresto cardiaco. Queste condizioni possono portare alla completa cessazione dell’attività cerebrale ovvero alla morte che viene valutata da un collegio di 3 medici (un medico legale, un rianimatore e un neurofisiopatologo), e ripetuti almeno 2 volte in un periodo di 6 ore.
Dottoressa, come funziona la ”macchina dei trapianti” del Santissima Trinità?
«La Rete trapianti è come una piramide, il Santissima Trinità della Asl
Cagliari è inserito in questa rete, il Coordinamento Locale Trapianti
fa riferimento a me e alla collaboratrice delle professioni
sanitarie infermieristiche Cristina Piccolo. Il coordinamento
viene attivato ogni qualvolta in rianimazione c'è ricoverato un paziente con
lesione encefalica grave, se il danno cerebrale evolve in morte
encefalica, allora inizia l'accertamento di morte secondo normativa di
legge e il paziente diventa un potenziale donatore, la rete si attiva e il
Centro regionale trapianti diretto da Lorenzo D'Antonio
coordina tutte le procedure e i professionisti coinvolti per
identificare il ricevente migliore in attesa di organo. Il
coordinamento locale attiva tutti i professionisti che devono lavorare
per le varie fasi di osservazione, mantenimento, prelievo ( non
espianto) di organi e per una donazione sono circa 20 persone
coinvolte per circa 24 ore o più ( anche 48). Vengono attivati dal
Crt anche i laboratori dei Centri prelievi regionali AOU Brotzu,
Trasfusionale Sit di riferimento, Laboratorio prelievi di sede e di
riferimento Binaghi per la compatibilità tra donatore e ricevente, si attiva
contestualmente la Rete Trapianti Nazionale Cnt per la allocazione
degli organi. Il processo si conclude con la donazione in cui le varie
equipe di prelievo che arrivano da sedi italiane diverse afferiscono
nella nostra sala operatoria dedicata al prelievo, la rete di mezzi di
trasporto è fondamentale in tutte le fasi del processo».
Lo staff del Coordinamento Locale Trapianti dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari diretto da Laura Di Giuseppe
Come si diventa donatori?
«Si diventa donatori esprimendo il proprio consenso sulla Carta
D'Identità, altrimenti i famigliari aventi diritto possono rilasciare
il consenso alla donazione, il Crt è detentore delle volontà espresse
nel data base nazionale».
Molti familiari hanno difficoltà a concedere il consenso pensando che il proprio caro si possa ancor salvare.
«Il donatore di organi è una persona morta, la morte viene accertata
seguendo una normativa di legge, così come la donazione di organi è
regolamentata da una legge a cui i centri si attengono.
Per ogni vita persa nell'immenso dolore di una famiglia almeno 6 vite possono essere salvate».