Ci sono i boomerang KK e i single da compagnia, i “fuori stagione” e i nomadi spontanei.

Sono le categorie di nuovi turisti, descritti dall’Osservatorio JFC delle destinazioni balneari italiane, sulla base delle rilevazioni su un ampio e rappresentativo campione di nostri connazionali che «condizionati da situazioni economiche, di serenità o sulla base di specifiche scelte», spiega il direttore Massimo Feruzzi, «assumono decisioni mai affiorate in precedenza nel corso delle nostre indagini».

L’estate 2024 – sottolinea il rapporto – si caratterizza per l’iperpersonalizzazione, e ogni singolo operatore tenderà a spingersi sempre di più verso la creazione di offerte dedicate al singolo cliente. Insomma, le vacanze standardizzate appartengono ormai al passato, il 38,2% degli italiani intervistati si aspetta di vivere, durante le vacanze, esperienze che si adattino al proprio stile di vita, costruite esclusivamente per lui. Almeno così le vuole percepire.

Una tendenza nuovissima è quella dei “boomerang KK”, cioè giovani tra i 18 e i 28 anni. I Kids-King sono coloro che hanno deciso in maniera unilaterale di trascorrere le vacanze estive con i propri genitori (comunque felicissimi di questa scelta), condizionandoli nella scelta della località, della struttura, del periodo. Sono quindi un po' bambini di ritorno, un po' “piccoli re” – spiega la ricerca di JFC. E la vacanza, ovviamente, viene interamente pagata dai genitori.

Un altro cluster individuato è quello dei ricercatori di affetti e relazioni familiari, che a differenza dei precedenti, fanno la vacanza balneare con i genitori come scelta consapevole e voluta, ma si adeguano a quanto decidono i genitori stessi. Si tratta sempre di coppie (di età compresa tra i 35 e i 45 anni) con figli, che utilizzano la vacanza al mare per creare ricordi a se stessi e ai bambini e trascorrere tempo con i genitori/nonni.

I “single da compagnia” sono giovani tra i 24 e i 36 anni che partono da soli, ma non hanno alcuna intenzione di trascorrere la vacanza in solitudine. Dunque, libertà completa nella scelta del luogo, ma ricerca di una destinazione dove poter conoscere altre persone, fare amicizia e attività di gruppo.

Ancora: i “bike addicted” dedicano almeno una giornata ad una passeggiata in bici, uscendo dal contesto tipico balneare per scoprire le aree interne. Questo cluster è composto da famiglie multigenerazionali con, quasi sempre, la presenza di un genitore e/o nonno over 60.

I “fuori stagione”, che hanno meno di 30 anni o più di 60 anni vogliono stare lontani dalle grandi folle ma nelle destinazioni più interessanti e rinomate; vogliono spendere il giusto soggiornando in strutture di qualità. Settembre è il mese da prediletto per una vacanza balneare, ma non disdegnano neppure ottobre e maggio.

Gli “event lovers”, di tutte le età, si muovono non sulla destinazione ma verso un evento. Questo gruppo è suddiviso in due: quelli che cercano la musica e quelli che sono appassionati di manifestazioni sportive. Sebbene la loro permanenza media sul luogo dell’evento sia modesta (2,1 notti), la loro frequenza di viaggio è decisamente elevata, calcolata in 4,3 partecipazioni ad eventi, come media nel periodo giugno/settembre.

I “mare e ricordi” scelgono la loro destinazione balneare in base alla vicinanza con i luoghi della loro gioventù o dove sono nati i genitori. Emigrati per motivi di lavoro, decidono di passare le loro vacanze combinando momenti di relax con visite ai parenti o amici che non incontrano da anni. La loro permanenza è sempre abbastanza lunga (in media di 12,5 giorni), mentre la loro età si colloca nel range 36/48 anni.

I “take holidays” sono quelli alla ricerca dell’offerta speciale, delle promozioni e del last minute. Di età compresa tra i 35 e i 55 anni, sono fluttuanti su tutto, tranne sulla disponibilità economica, che condiziona ogni scelta. Sono una quota di Italiani che spingerà verso l’alto il numero di viaggi verso destinazioni straniere, soprattutto quelle considerate “economy”.

Infine, sono stati individuati i cosiddetti “nomadi spontanei”: chi parte senza meta, senza obblighi, senza prenotazione. Hanno tra i 24 e i 32 anni, decidono per una vacanza spontanea con la precisa, primaria finalità di rompere le loro catene digitali. E in questa maniera si allontanano dalla quotidianità.

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