Vacanze, sole e spiaggia. Estate, tempo di relax e di divertimento in riva al mare anche se talvolta i fondali non nascondono solo incredibili bellezze naturali ma anche qualche insidia rappresentata da alcune specie di fauna e flora marina. Tra gli abitanti delle acque costiere mediterranee ci sono infatti diversi animali e organismi che possono creare problemi, provocare reazioni avverse o addirittura avvelenamento se arrivano a contatto con l’uomo: dalle tracine alle meduse passando ai ricci di mare fino al vermocane, balzato ultimamente agli onori della cronaca per aver “invaso” i mari del Sud Italia. Noto anche come verme di fuoco, con le sue setole, può provocare fastidiosi problemi se entra a contatto con la pelle umana.

Il mare muta a causa del cambiamento climatico, aumentano le temperature e si creano le condizioni per la diffusione di nuovi organismi. Ed è fondamentale conoscere questi animali e i loro comportamenti per poter continuare a godere del mare in assoluta sicurezza e rispetto, così come è essenziale conoscere i rimedi da mettere in pratica nel caso in cui si dovesse entrare a contatto con qualcuno di questi organismi.

Il vermocane (nome scientifico è Hermodice carunculata) conosciuto anche come verme di fuoco per i suoi aculei urticanti, è un verme marino carnivoro presente nel Mediterraneo da moltissimi anni, soprattutto sui fondali rocciosi e tra i coralli, ma anche sulla sabbia e nelle praterie di Posidonia oceanica. Originario del Mar Rosso, il vermocane ha trovato nelle acque sempre più calde del Mediterraneo un habitat ideale, proliferando in modo incontrollato a causa delle ondate di calore degli ultimi anni ed è stato avvistato soprattutto nei mari di Sicilia, Puglia, Calabria ma anche Sardegna: un pericolo per i bagnanti anche se in realtà a pagare il prezzo più salato sono i pescatori che sempre più spesso rischiano di farsi male con i vermi marini incagliati nelle reti e negli strumenti da pesca.

Il vermocane è un carnivoro insaziabile che si nutre di tutto, dalle alghe ai piccoli pesci, fino ad arrivare alle uova e ai neonati di altre specie marine. Inoltre è dotato di setole urticanti che, al contatto con la pelle umana, provocano bruciori intensi, eritemi, prurito e persino forme di intorpidimento. Le sue punture, simili a quelle delle meduse, possono rovinare una tranquilla giornata di mare e, in alcuni casi, richiedere assistenza medica.

L’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) già dal 2022 ha iniziato a occuparsi del vermocane per cercare di raccogliere dati ecologici e biologici e trovare soluzioni per gestire la presenza di questa specie e contenere la sua proliferazione. Per chi è in vacanza gli esperti raccomandano attenzione e prevenzione. È preferibile evitare di immergersi in zone dove sono stati avvistati vermi di fuoco o al limite indossare una muta per cercare di proteggersi il più possibile. È sempre meglio non toccare il vermocane (nemmeno se lo si trova morto); in caso di puntura, bisogna subito sciacquare la zona colpita con acqua di mare e rivolgersi al bagnino o al medico se il dolore è intenso o persistente.

meduse nei fondali marini (archivio Unione Sarda)
meduse nei fondali marini (archivio Unione Sarda)

meduse nei fondali marini (archivio Unione Sarda)

Tra i pericoli ben più noti ci sono le meduse: splendide da ammirare mentre volteggiano in acqua, a contatto con la pelle provocano bruciore, dolore, eritema diffuso e anche edema. Gli esperti suggeriscono di sciacquare con acqua di mare, rimuovere eventuali filamenti con il dorso di un coltello, usare aceto da cucina o rocce e sabbia calde (visto che le tossine delle meduse sono termolabili). I ricci di mare sono un’altra vecchia conoscenza di chi vive il mare: le spine possono creare noduli e edema, in questo caso si possono effettuare impacchi con aceto. Infine altro nemico subdolo è la tracina, la cui puntura può causare un dolore che può durare giorni, con eritema, gonfiore e persino convulsioni.

Microorganismi con cui si può convivere e che vanno rispettati, senza rinunciare alle bellezze del mare. 

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