Simone Zaccheddu è un ragazzo sardo. È un taster, ossia una persona dotata di un olfatto e di un gusto fuori dalla norma. Applica il suo dono al prodotto principe dell’italian style, sua maestà il caffè. La sua passione lo porterà lontano. Dopo aver vinto i campionati italiani ad aprile volerà a Chicago per partecipare al torneo riservato ai migliori barman del mondo.

Nel Bel Paese Simone Zaccheddu ha vinto nella categoria Cup Tasters, in cui il concorrente deve identificare le differenze di gusto tra diverse tazze di Specialty Coffee. Otto minuti di tempo e 8 triangolazioni divise in set da tre tazze, di cui due identiche e una diversa: questa è la gara di Cup Tasters in cui il concorrente deve riconoscere, in un lasso di tempo molto breve, attraverso il gusto e l’olfatto, la tazza diversa. Per niente facile, ma qui stiamo parlando di professionisti capaci di orientarsi in cento sfumature di arabica. Simone Zaccheddu ha riconosciuto ben 7 tazze in 2 minuti e 10, salendo sul podio e conquistando il titolo. 

Originario di Macomer, capoluogo del Marghine, ha una storia particolare. Non ha avuto un percorso di formazione classico bensì si è appassionato a poco a poco al mondo del caffè, nonostante il suo background affondasse in quelle radici. Simone è la dimostrazione che non basta avere nel sangue il caffè per amarlo, ma si possa maturare nel tempo la consapevolezza della propria passione. Figlio di baristi tradizionali, ha avuto un primo approccio con il bar durante le domeniche in cui aiutava i suoi genitori. A 18 anni cambia vita e si trasferisce a Parigi, dove avviene l’incontro decisivo. Quello con Massimo Santoro, Campione nel 2018 alla "World Barista Championship France" (WBC). Simone da quel momento cambia prospettiva e visione. I suoi studi e la sua carriera lo portano a vincere il titolo nazionale oggi e a gareggiare a Chicago ad aprile.

“Il mio approccio al bancone è stato difficile – spiega – lavoravo aiutando i miei genitori e lo vedevo come una costrizione più che un mestiere che avrei fatto per tutta la vita: l’incontro con Massimo Santoro è stato uno spartiacque, in cui ho davvero capito che, se volevo continuare su questa strada, dovevo investire sulla mia carriera e così ho fatto; bisogna cercare di trovare la propria strada personale: solo così si può davvero capire cosa c’è dietro il caffè, le vite, le storie che si avvicendano; non conta solo l’ultimo trend in fatto di caffè, anche perché si tratta di una bevanda che viene bevuta in tutto il mondo e non si può pensare che tutti abbiano gli stessi gusti”. 

Rientrato in Italia nel 2016 dall’esperienza parigina Simone decide di investire nella sua formazione con i corsi di SCA Italy - Roasting foundation, Barista, Brewing, Sensory skills e Green coffee - continuando a lavorare in piccoli bar a Firenze, finché non riceve l’offerta di Ditta Artigianale nel 2018 per il ruolo di barista. Nel 2022 ha iniziato a lavorare come coffee expert per l’Accademia del caffè espresso della Marzocco dove lavora anche oggi.

Ad aprile 2024 avrà luogo The Specialty Coffee Expo, il più grande evento dedicato al caffè, in cui oltre a scoprire le ultime novità del settore ci si sfiderà a colpi di olfatto e gusto nelle categorie Brewers Cup e Cup Tasters. A gareggiare per l’Italia saranno i Campioni nazionali di specialità Simone Zaccheddu e Gabriele Pezzaioli.

L’Expo presenta i prodotti e i servizi più recenti, propone workshop e conferenze di esperti e le ultime ricerche sul caffè. È il punto di riferimento per l’industria della tazzina, sia tra i professionisti che tra i nuovi del settore. 

In Italia vengono consumati ogni giorno 9.3 milioni di caffè: circa il 97 per cento dei lavoratori beve in media 4 tazzine di espresso al giorno, di cui solitamente due a casa, uno al bar e uno in ufficio.

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