Una storia iniziata cinquant’anni fa, in piazza Giovanni XXIII, quando ancora si chiamava piazza Dante, a Cagliari: era il giugno del 1974 e Roberto Porru, Ugo Iannucci e Aldo Scarlatella fondarono la RVF, una delle storiche società di calcio del capoluogo. Tantissimi i giovani calciatori che hanno vestito la maglia “errevueffina”, nel cuore della Fonsarda: c’è chi ha raggiunto ottimi livelli, chi si è accontentato di campionati giovanili e chi di quelli delle categorie più basse. Ma tutti hanno sempre tenuto nel cuore lo spirito dell’RVF che ha rivissuto forte nella grande festa organizzata da Roberto Ruggiu e dagli altri storici fondatori della società: così nella Villa Le Colonne di San Sperate si sono ritrovati in 170. E c’è chi pur di non mancare ha lasciato il suo ristornate nel centro di Vienna per essere presente. E poi la grande sorpresa con il video messaggio, con gli auguri, da parte di Nicolò Barella, figlio di Luca, giocatore dell’RVF negli anni 80.

Un gruppo di ex giocatori
Un gruppo di ex giocatori
Un gruppo di ex giocatori

Ma cosa vuole dire esattamente RVF? Neppure i tre fondatori sono concordi perché le versioni sono due. Quella più veritiera sembra essere l’acronimo di Regione Villa Fiorita, «riferita all’agglomerato di case costruito dalla Regione Sardegna nelle vicinanze dell’attuale Parco della Musica. Complesso che ha preso il nome appunto di Regione Villa Fiorita, comprendendo il quadrilatero tra le vie Bacaredda, Giudicessa Vera, San Vetrano e via dei Giudicati». E c’è anche una targa che ricorda questa denominazione. La seconda ipotesi è che RVF «si riferisca al Rione Villa Fiorita che però non esiste. Esiste il rione di San Carlo ma nessuno si ricorda di un Rione Villa Fiorita».

I tre fondatori dell'Rvf con l'allenatore Marco Serra
I tre fondatori dell'Rvf con l'allenatore Marco Serra
I tre fondatori dell'Rvf con l'allenatore Marco Serra

«La società», raccontano i fondatori, «si è presentata per la prima volta ai campionati Figc, nel 1974-75, con la squadra allievi. Erano i ragazzi nati negli anni 1959 e 1960. Poi è stata creata anche la squadra giovanissimi». Una società con poche risorse economiche: «Siamo sempre stati poveri. Non avevamo una sede sociale, né un campo da gioco. La società non ha mai avuto un presidente con disponibilità economiche». Le riunioni della società e le avvenivano sulle panchine di piazza Giovanni. Dopo un po’ di anni, grazie al parroco della chiesa di San Carlo, la società è riuscita ad avere una saletta, il sabato sera, per poter svolgere le riunioni.

Una storia andata avanti soprattutto con il contributo dei genitori dei ragazzi per poter sostenere le spese di gestione delle squadre. «C’è chi pagava una quota mensile di diecimila lire, chi lavava l’attrezzatura, chi preparava le bevande calde per le partite della domenica». Ruggiu, e i tre storici fondatori ricordano ancora il primo sponsor: la Santa Andrea immobiliare. «Ci regalò per tutte le squadre le prime tute di rappresentanza, le borse e le maglie da gioco. Per noi poveri in canna, sembrava di avere ricevuto un tesoro inestimabile».

Un gruppo di ex giocatori dell'Rvf
Un gruppo di ex giocatori dell'Rvf
Un gruppo di ex giocatori dell'Rvf

I risultati non sono mancati, con la vittoria di numerosi titoli regionali con gli allievi, giovanissimi e uno anche con la squadra under 18. E oltre ai ragazzi del quartiere, sono arrivati anche giovanissimi calciatori dagli altri rioni e da altri Comuni. C’è chi ha vestito la maglia delle giovanili del Cagliari. Tra i principali Alessandro Zaccolo («Ha avuto una carriera professionistica con il Cagliari e il Licata, in serie B, affrontando anche da avversario proprio il Cagliari») e Sebastiano Pinna, con il Cagliari e la Torres.

«Dopo il settore giovanile», sottolineano i fondatori, «l’RVF decise di partecipare anche ai campionati dilettanti, partendo dalla terza categoria, arrivando a sfiorare la promozione in prima». Salto di categoria mancato anche per una politica societaria quasi necessaria: «Per sopravvivere, ogni anno, si dovevano cedere i pezzi migliori ad altre società di Promozione ed Eccellenza. Come Giovanni Camedda: acquistato dal Bari, disputò alcuni campionati con la Primavera».

Una bellissima nostra favola calcistica, andata avanti per più di quindici anni, proseguita poi con la squadra Amatori che ancora oggi calca i campi del campionato Over 50. «Ancora oggi a distanza di 50 anni possiamo dire di avere la fortuna di frequentare amici veri, gli errevueffini come ci chiamavano gli esterni alla società», dicono Ruggiu e i fondatori.

La torta per i 50 anni dell'Rvf
La torta per i 50 anni dell'Rvf
La torta per i 50 anni dell'Rvf

I preparativi per la festa dei cinquant’anni sono durati mesi e mesi per dare la possibilità anche a chi lavora e vive fuori dalla Sardegna di poter essere presente. C’è chi, è il caso di Piero Banchero, ha lasciato per due giorni il suo ristorante nel centro di Vienna pur di essere presente. E a San Sperate erano in 170: hanno ricevuto un braccialetto, una maglia e uno zaino ricordo. La musica del dj Bruno Giocondo ha rallegrato la serata e non sono mancati i momenti di commozione con il saluto dei tre fondatori della società, le immagini delle squadre dell’RVF di questi 50 anni, il ricordo di chi non ha potuto festeggiare con il gruppo (Marco Caria e Fausto Brundu) e il video messaggio di Nicolò Barella. Tanti auguri dunque alla grande famiglia dell’RVF.

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