Tutti pazzi per il trekking sulla neve. Centinaia di sardi appassionati della montagna nelle ultime settimane hanno invaso il Gennargentu per battere i sentieri innevati indossando le ciaspole attaccate sotto gli scarponi. Nelle alture di Desulo e Fonni migliaia di escursionisti hanno dato vita a decine camminate. È esplosa una vera e propria mania che ha contagiato turisti e residenti. Sono state organizzate iniziative a tutte le ore, anche in notturna. In mancanza di piste da sci, gli amanti della neve hanno optato per uno sport alternativo a slalom e discese libere. Le prime “zattere” sotto gli scarponi hanno fatto la loro comparsa sul Gennergentu da qualche anno. Ma in questo inverno c'è stato un boom davvero inaspettato. Una piacevole sorpresa che ha contribuito a creare un nuovo segmento nella scarna offerta del turismo invernale barbaricino.

Numerose agenzie, tour operator e guide ambientali hanno promosso svariate iniziative riservate più che altro agli appassionati di trekking. Sono state organizzate decine di escursioni per persone di tutte le età: dai percorsi brevi per bambini agli itinerari più estremi, lunghi anche 10 chilometri.

Al resto ci hanno pensato le condizioni meteorologiche. Il manto nevoso, grazie alle basse temperature, è rimasto compatto e uniforme. Il Gennargentu ha così regalato agli appassionati delle ciaspolate centinaia di sentieri da percorrere. Nei fine settimana, soprattutto la domenica, sono migliaia le persone che si danno appuntamento a Montespada, Bruncuspina, Tascusi e Su Filariu. Indossano le ciaspole e si arrampicano sulle vette. La neve caduta il 19 gennaio si sta ormai sciogliendo, ma ancora in questi giorni c'è la possibilità di fare escursioni.

Niente sci

Per lo sci, invece, bisogna aspettare ancora. A Fonni l'impianto di risalita di Bruncuspina resta chiuso. I lavori si sono conclusi ormai da tempo, ma manca il collaudo. Si potrà fare soltanto quando la seggiovia sarà affidata in gestione. Nel versante desulese non ci sono strutture per gli amanti dello sci. Il piccolo impianto di risalita di Su Filariu è stato vandalizzato a più riprese. Da due anni non si può utilizzare. Non restano che le ciaspole.

Aperitivi e musica

L'inverno che si sta per concludere sarà ricordato anche per gli aperitivi e i dj set ad alta quota organizzati dai giovani di Fonni e Desulo. Le iniziative hanno avuto ottimi riscontri. Tantissimi ragazzi hanno partecipato ai diversi raduni organizzati nei fine settimana. Nella località alpine lo chiamano “Après ski”. Si svolge nei punti di ritrovo (di solito nei parcheggi) che si animano a fine giornata, quando gli sciatori lasciano le piste e trascorrono qualche ora tra cibo, drink e musica. Una formula collaudata nelle grandi località sciistiche di tutto il mondo che ora viene riproposta sui monti bianchi della Barbagia. Insomma, ci si arrangia con un po' di fantasia e creatività in attesa di politiche turistiche concrete.

Le politiche turistiche

Generazioni di amministratori comunali, provinciali e regionali nei loro programmi elettorali hanno sempre riservato grandi attenzioni per le politiche di sviluppo della montagna. Risale agli anni Ottanta l'avvio dell'iter del “Piano Neve”, ribattezzato quasi subito “Piano piano Neve”, un progetto prigioniero della burocrazia e finito a più riprese nel mirino della magistratura.

La Regione ha finanziato due “Piano Neve”: il primo nel 1984, il secondo nel 1995. Decine di miliardi stanziati per opere mai portate a termine, come la strada Gusana-Tascusì, rimasta sulla carta e finita nell'oblio come tante altre leggi per lo sviluppo delle zone montane. Insomma, un lungo elenco di occasioni sprecate mentre il territorio è alle prese con un processo inarrestabile di spopolamento e tantissimi problemi. Si viaggia su strade dissestate e insicure: manca l'assistenza sanitaria di base; chiudono scuole, banche e uffici postali; internet e telefoni funzionano a singhiozzo. Basta una nevicata per mandare in tilt la rete elettrica e lasciare senza corrente migliaia di persone anche per due giorni, come accaduto un mese fai nei paesi della Barbagia Mandrolisai.

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