Chissà se ora che ha vinto la sua quattordicesima Champions League i conti faranno un ulteriore balzo in avanti, proiettando il Real Madrid verso un primato ancora più solido tra i top club calcistici in Europa. Non che ce ne fosse bisogno, visto che la classifica stilata nel rapporto 2022 dalla società specializzata in economia calcistica, Football Benchmark, mette il Real Madrid di gran lunga al primo posto tra le squadre più ricche nel Vecchio continente e dunque anche al mondo. Il valore della società è stimato in 3,184 miliardi di euro, circa 300 milioni in più del Manchester United che segue in graduatoria con 2,883 miliardi.

La Superlega

La Superlega non è mai nata sui campi di calcio per soppiantare la Champions League o comunque fare concorrenza alla Uefa e far crescere ulteriormente i bilanci dell’industria del calcio. Nei fatti, però, esiste ed è composta da trentadue club che, secondo il report di Football Benchmark, vale oltre 37 miliardi di euro. È vero che la pandemia ha inciso sui ricavi e che negli ultimi anni c’è stata una flessione, ma l’industria del calcio sta riprendendo vigore velocemente. E i valori di mercato sono probabilmente anche più alti di quelli che registra la società specializzata nella sua classifica. Basti pensare, per fare un esempio, alla vendita del Chelsea, passato di mano proprio in questi giorni in ragione anche delle sanzioni imposte alla Russia e ai suoi oligarchi, tra cui anche Roman Abramovich. Il finanziere americano Todd Bohely sborserà la cifra record di 4,25 miliardi di sterline per accaparrarsi la squadra di Jorginho e Lukaku, più o meno 4,5 miliardi di dollari al cambio attuale. Secondo la classifica stilata da Football Benchmark, il valore del Chelsea, tuttavia, è di 2,179 miliardi di euro, cifra che porta il club in cui ha militato anche il sardo Gianfranco Zola a occupare “solo” il settimo posto nella classifica delle società più ricche.

La classifica

La graduatoria, dunque, dopo il Real Madrid e il Manchester United, dove non a caso è tornato a giocare Cristiano Ronaldo, vede il Barcellona che si piazza al terzo posto, e poi il Bayern Monaco, il Liverpool, che ha perso la finale di Champions con i Blancos di Carlo Ancelotti, e a seguire Manchester City, Chelsea, Paris Saint Germain, Tottenham e Juventus, che chiude la top ten con un valore di 1,597 miliardi di euro. Per le italiane, dopo i bianconeri, c’è l’Inter al quattordicesimo posto con 996 milioni di euro e il Milan (578 milioni il suo valore) subito dopo, al quindicesimo. Il Napoli occupa la posizione numero 18 in classifica con 483 milioni e l’Atalanta il 21° con 454. Ancora più giù la Roma (24° posto con 390 milioni di euro) e la Lazio (32° con 302 milioni).

Da segnalare poi le performance di crescita negli ultimi anni di Villareal (capace di eliminare la Juventus in Champions) e Atalanta (il cui 51% è stato ceduto dal presidente Percassi a un fondo americano per un valore superiore ai 350 milioni di euro), il cui valore nell’ultimo anno è aumentato rispettivamente del 27% e del 25%.

Inoltre, il rapporto conferma che la crema del calcio europeo resta concentrata nei cinque campionati top di Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna. Su 32 club della classifica, infatti, solo quattro non giocano nelle big cinque (Premier, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1) e sono Aiax (Olanda), Galatasaray (Turchia), Benfica e Porto (Portogallo). Il valore della rosa, invece, non sempre rispecchia quello patrimoniale del club, basti pensare che la stima dei giocatori del Liverpool ammonta a 988 milioni contro gli 816 del Real Madrid, che però ha conquistato la sua ennesima Champions, salendo ancora una volta, la quattordicesima appunto, sul tetto d’Europa. Ciò dimostra ancora una volta che nel calcio i soldi servono ma non bastano per vincere anche se il primato del Real Madrid sul fronte patrimoniale dimostra che il presidente Florentino Perez ha continuato in tutti questi anni a far crescere il suo club sia con le vittorie che con i ricavi. La ristrutturazione del Santiago Bernabeu, ormai alle fasi finali, potrà dare nuovo slancio al club madridista, con uno stadio nuovo che già in passato assicurava ottimi introiti alle casse del Real.

Non si può dire invece che le ricchezze dei grandi miliardari arabi, come nel caso del Manchester City e del Psg, abbiano assicurato vittorie in campo europeo ai propri club, anche se le due società sono certamente cresciute sul fronte patrimoniale. Certo i manager non scendono in campo, ma i soldi aiutano a trovare i giocatori e gli allenatori migliori. La conferma arriva ancora una volta da Madrid: Carlo Ancelotti ha conquistato la sua quarta Champions League (a cui vanno aggiunte le altre due da giocatore con il Milan di Sacchi) e ha vinto almeno uno scudetto in tutti e cinque i maggiori campionati europei. Un allenatore vincente che fa la ricchezza dei club nei quali porta la sua scienza calcistica.

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