Il 70 per cento del milione e centomila auto che circolano in Sardegna ha oltre dieci anni. E questo fa dell’Isola una delle regioni italiane con il parco macchine più vecchio.

Lo attesta la Confartigianato nel dossier “Impatto ambientale delle autovetture in Sardegna” realizzato dall’ufficio studi su fonte Aci 2023.

Un dato che non sorprende se solo si raffrontano due dati: il reddito medio dei sardi è di poco più di 19mila euro, tra i più bassi d’Italia e stabile nel tempo, mentre il costo medio di un’auto in Italia è raddoppiato negli ultimi vent’anni attestandosi su una media di 27.500 euro. Dunque acquistarne una nuova, nonostante le numerose formule finanziarie, è sempre più difficile. Così come è difficile accedere a quello dell’usato, le cui quotazioni negli ultimi cinque anni sono lievitate. E’ iniziato tutto negli anni della pandemia, quando le fabbriche d’auto e di componentistica hanno rallentato la produzione (o l’hanno fermata) e avere un’auto diventava sempre più difficile. Le spietate leggi di mercato hanno fatto sì che aumentasse la richiesta di macchine di seconda mano e parallelamente crescessero i prezzi. Che da allora si sono mantenuti costanti verso l’alto, seppure con un lievissimo calo.

Tornando allo studio, secondo Confartigianato imprese quasi 640mila autovetture, il 57,5% di tutte quelle circolanti in Sardegna è classificata da euro 4 in giù e 772mila veicoli hanno superato il decennio. Del milione e 111mila veicoli circolanti (erano 1.068.000 nel 2021), 510mila sono alimentati a benzina (45,9%), 538mila a gasolio (48,4%), 31mila sono ibridi (2,8%), 3mila elettrici (0,3%) e 28mila (2,5%) per le quali non è nota la propulsione.

Tra le auto circolanti in Sardegna 97mila sono classificate in classe ambientale euro 0, cioè sono state immatricolate entro il 1992, 25mila sono euro 1 (dal ’93 al ’96), 79mila euro 2 (dal ’97 al 2000), 134mila euro 3 (dal 2001 al 2005), 302mila euro 4 (dal 2006 al settembre 2008), 179mila euro 5 (da ottobre 2008 ad agosto 2014)e 289mila euro 6, da settembre 2014 ad oggi.

Lo studio dell’organizzazione imprenditoriale evidenzia che 44mila vetture hanno meno di 2 anni, 92mila hanno tra i 2 e i 4 anni, 199mila tra i 5 e i 9, 213mila tra i 5 e i 9, 213mila tra i 10 e i 15 e ben 558mila hanno oltre 15 anni. Il maggior numero di auto ibride o elettriche si trova a Cagliari (13.246) seguono Sassari con 10.450, Sud Sardegna con 5.336, Nuoro con 3.342 e Oristano con 2.038.

Le auto con il motore più inquinante si trovano in provincia di Nuoro dove il 65,9% delle 4 ruote (circa 100mila) ha motori pari o inferiori all’euro 4. Segue il Sud Sardegna, con il 59,6% (135mila), Oristano con il 59,5% (63mila) e Sassari con il 56,7% (190mila). Quelle più giovani sono immatricolate nella provincia di Cagliari, area in cui solo il 51,7% (149mila) dei veicoli è pari o inferiore all’euro 4.

Il traffico veicolare – evidenzia Confartigianato - rappresenta uno dei principali responsabili dell’inquinamento atmosferico e le emissioni prodotte dipendono per lo più dal tipo di combustibile e dall’anzianità del veicolo. I dati ACI relativi al parco delle autovetture circolanti mostrano che nel 2023 l'84,3% dei veicoli sono alimentati a benzina o a gasolio: nel dettaglio oltre 2 auto su 5 (43,3%) sono alimentate a benzina mentre il 41,0% sono auto alimentate a gasolio, il 5,4% sono auto ibride e lo 0,5% sono auto elettriche.

Nel 2023 il parco macchina era formato per l’84,3% da auto a gasolio o a benzina e per il 47,4% da auto in classi ambientali a maggior impatto in termini di inquinamento (da Euro 0 a Euro 4) mentre primeggiano le auto appartenenti alle classi ambientali di minore impatto ambientale (Euro 5 ed Euro 6) con una quota del 52,0%; solo 5 anni fa la quota più consistente era rappresentata dalle auto più inquinanti che erano il 59,4% del totale. In parallelo si rileva però un invecchiamento del parco auto, la quota di auto con oltre 15 anni d’età, quelle più inquinanti, si attesta sul 40,9%, valore superiore rispetto al 33,3% rilevato cinque anni prima.

Le province con una maggior diffusione delle auto ibride ed elettriche nel 2023 sono Valle d'Aosta (23.764 auto ogni 100mila circolanti), Trento (21.133 auto ogni 100mila), Firenze (16.164 auto ogni 100mila), Bolzano (13.268 auto ogni 100mila), Milano (9.677 auto ogni 100mila), Reggio Emilia (9.049 auto ogni 100mila), Torino (8.797 auto ogni 100mila), Bologna (8.642 auto ogni 100mila), Como (8.397 auto ogni 100mila) e Roma (8.392 auto ogni 100mila). Al contrario, una minor diffusione di auto elettriche e ibride si riscontra in provincia di Brindisi (2.105 auto ogni 100mila circolanti), seguita da Vibo Valentia (2.101), Barletta-Andria-Trani (2.090), Crotone (2.039), Foggia (2.011), Oristano (1.909), Napoli (1.881), Caltanissetta (1.796), Agrigento (1.686) e Enna (1.579).

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