L’euro sta per entrare nella dimensione digitale. La Banca centrale di Francoforte si prepara a emettere la nuova moneta che verrà distribuita in un formato non più cartaceo. Non una sostituzione del denaro contante, che continuerà a circolare come prima, ma un sistema di pagamento virtuale senza alcun tipo di collegamento diretto con banche e conti correnti (a differenza dei servizi attualmente attivi). I tempi di passaggio alla nuova era sono stretti: già nel 2025 dovrebbe arrivare la decisione finale della Bce e nel 2026 la moneta digitale entrerà in vigore.

Una nuova dimensione

L’Unione Europea punta ad accelerare la corsa verso l’integrazione finanziaria all’interno dell’area euro e soprattutto non vuole farsi trovare impreparata davanti all’azione della Cina, che ha già testato ed è pronta a mettere sul mercato l’e-Yuan. L’obiettivo è evitare l’avanzata solitaria della nuova moneta del colosso asiatico, che potrebbe far saltare gli equilibri economici in Occidente. Anche se in realtà le banche centrali di tutto il mondo stanno procedendo a tappe veloci verso la moneta virtuale.

Stesso valore del contante

L’euro digitale dal punto di vista finanziario non avrà nulla di diverso da quello attualmente in circolazione. Non sostituirà i contanti ma si proporrà come un’alternativa. Verrà emesso dalle banche e verrà custodito da cittadini e imprese in portafogli virtuali. L’operatività è paragonabile a quella degli attuali pagamenti via bancomat o smartphone, con la differenza che non sarà necessario avere alcun tipo di collegamento con banche o altri circuiti finanziari. Per essere chiari, tale portafogli digitale funzionerà anche senza bisogno di una linea internet. Si potrà operare tranquillamente off line. In una prima fase il piano di accumulo massimo per i clienti privati non dovrebbe superare i tremila euro digitali per evitare contraccolpi sulle banche. La nuova moneta completamente gratuita, sempre per restare nel solco del paragone con la cartamoneta.

Pagamenti elettronici

Il percorso della moneta digitale nell’Unione Europea è cominciato già da oltre un anno, quando la commissione di Bruxelles ha parlato dell’importanza dell’evoluzione dell’utilizzo del denaro: «L’euro è un simbolo dell’unità e della forza dell’Europa da quasi 25 anni. Ora sempre più cittadini e imprese scelgono di pagare elettronicamente, per questo è necessario varare un sistema alternativo. Ma la moneta digitale non intaccherà il contante, che è ancora prevalente e rimarrà ampiamente accessibile e accettato». L’euro virtuale ha un valore aggiunto: può essere utilizzato in tempo reale in tutta l’area della moneta unica, indipendentemente da dove si trovano i pagatori e i fornitori di una merce o di un servizio. Si potranno saldare conti in qualunque momento da qualsiasi posto, i soldi virtuali verranno inviati e incassati all’istante, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

Rispetto della privacy

La Banca centrale europea assicura che il denaro digitale avrà lo stesso livello di privacy del contante, e quindi molto di più di quanto avviene con i pagamenti digitali attuali. L’obiettivo è che l’euro digitale sia accessibile a tutti i cittadini, in particolare quelli che non hanno e non vogliono un conto bancario. Il nuovo euro digitale potrebbe assomigliare alla lontana alle criptovalute, ma la Bce garantirà la sua sicurezza e il suo valore stabile, al contrario di altre valute virtuali. Il denaro potrà essere scambiato allo stesso valore nominale dell’euro contante.

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