Una rete di volontari per far conoscere e valorizzare il patrimonio storico-artistico. La mission del Touring Club Italiano si dimostra vincente e riscuote consensi anche oltre i confini: fra i trenta progetti dei 21 Paesi premiati al concorso Europa Nostra Award 2023, nella categoria “Citizens engagement and awareness-raising” (coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini), spicca anche il progetto del Touring Club “Aperti per Voi”. Si tratta di un’iniziativa di volontariato diffuso per favorire l’apertura sistematica e continuativa di luoghi d’arte e cultura come chiese, palazzi, teatri, musei, giardini, siti archeologici che altrimenti sarebbero sempre chiusi al pubblico o visitabili con orari limitati. E l’unico luogo di “Aperti per voi” in Sardegna è la chiesa del Carmine di Oristano, massima espressione del rococò in Sardegna.

Il progetto

La forza di “Aperti per Voi” sta tutta nell’impegno degli oltre 1.600 volontari attivi su tutto il territorio. Il successo dell'iniziativa è testimoniato dai numeri: 85 luoghi in 35 città di 14 regioni italiane, oltre 21 milioni di visitatori, più di 150mila ore di volontariato donate ogni anno. I premi sono stati istituiti dalla Commissione Europea nel 2002 e svolgono un ruolo fondamentale nel riconoscere e promuovere i valori che il patrimonio naturale e culturale rappresentano per la società, l’economia e l’ambiente in Europa. La giuria di Europa Nostra, composta da esperti provenienti da tutto il continente, ha premiato Aperti per Voi “un progetto sostenibile attivo ormai da due decenni, che ha saputo generare un forte senso di appartenenza con un alto livello di interazione con e tra i volontari, contribuendo alla coesione sociale e alla creazione di una solida rete”. L'iniziativa Aperti per Voi è incentrata sull'accessibilità del patrimonio culturale, oltre i confini dei musei e comprende un'ampia gamma di siti aperti in modo continuativo tutto l'anno: questo lo rende un modello unico. Il trasferimento di conoscenze viene facilitato da una costante e attenta attività di formazione dei volontari. L’iniziativa inoltre favorisce il turismo dando priorità alla valorizzazione del patrimonio culturale locale e sensibilizzando cittadini e visitatori alla tutela dei beni.

Grande soddisfazione per il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi: “Da sempre ci prendiamo cura dell’Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente, sensibilizzando sull’importanza del volontariato diffuso e della cittadinanza attiva. Questo premio va, prima di tutto, ai nostri volontari, alla loro passione, entusiasmo e impegno che mettono ogni giorno per restituire alla collettività siti di rara bellezza”. I vincitori saranno premiati il 28 settembre a Venezia durante la cerimonia per i premi europei del patrimonio culturale, che si terrà al Palazzo del Cinema.

Il monastero del Carmine (foto archivio Unione Sarda)
Il monastero del Carmine (foto archivio Unione Sarda)
Il monastero del Carmine (foto archivio Unione Sarda)

Chiesa del Carmine

L’unico luogo di “Aperti per voi” in Sardegna è la chiesa del Carmine di Oristano, realizzata tra il 1776 e il 1785. L'opera, attribuita all'architetto piemontese Giuseppe Viana, fu realizzata a spese di Don Damiano Nurra Conca, Marchese d'Arcais, che il 27 aprile 1782 la donò all'Ordine dei Carmelitani. La chiesa, costruita su pianta ovoidale, si compone di quattro cappellette e altare maggiore. Attiguo alla chiesa c’è il monastero che, soppresso nel 1866 a seguito della confisca dei beni ecclesiastici da parte del Regno Sabaudo, dal 1962 al 1986 fu utilizzato come caserma della Compagnia di Carabinieri poi ospitò uffici amministrativi. Oggi invece è sede della sede universitaria oristanese.

I volontari del Touring Club aprono la chiesa del Carmine ogni mercoledì e sabato dalle 10.30 alle 12.30. L’obiettivo è far diventare la chiesa la prima tappa di una rete di monumenti sardi. “Conoscere e comunicare il nostro territorio in stile Touring significa attraversare con occhi nuovi gli spazi che percorriamo ogni giorno, spesso senza coglierne le attrattive e i valori – spiegano i volontari - Significa anche scoprire che ogni angolo della nostra Sardegna è un mix di paesaggi, lasciti storici e identità che danno vita a idee, modi di vivere e prodotti capaci di farla crescere”.

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