Sardegna senza galoppo? I timori sono fondati dopo che il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) ha diramato la classificazione degli ippodromi nazionali.

Ebbene, ci sono tutti e tre gli ippodromi sardi (Chilivani, Sassari e Villacidro) tra gli undici impianti dichiarati decaduti perché ritenuti privi dei requisiti minimi che sono il parametro per l'erogazione delle sovvenzioni a favore delle società di corse che gestiscono le strutture dove si svolgono le giornate di galoppo.

I tre ippodromi isolani sono rimasti fuori persino dalle categorie di rilevanza promozionale - nonostante propongano derby e gran premio regionali più corse riservate agli anglo-arabi e agli arabi - che vede l'allevamento sardo prevalente in Italia, nonostante la crisi del comparto.

Per gli addetti ai lavori si tratta anche di una manovra per non erogare i fondi dell'anno passato.

Si muove già la politica: c'è un'interrogazione a risposta immediata, in Commissione Agricoltura della Camera, presentata all'onorevole Paolo Cova, parlamentare del Pd, che osserva: "Questi criteri non furono sottoscritti dalle associazioni di categoria e dalle società di corse, mentre alcuni Comuni, proprietari degli ippodromi, presentarono anche ricorso al Tar di Roma".
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