Il rigore di Boulaye Dia al 95' toglie la prima vittoria in questa Serie A al Cagliari, permettendo a Filippo Inzaghi di debuttare da allenatore della Salernitana con un punto.

«Questo è un pari che vale come una vittoria, per come è stato raggiunto» dice il tecnico, nella scorsa stagione alla Reggina, dopo il 2-2 dell'Arechi agganciato in pieno recupero e al VAR. «Quando subentra un allenatore purtroppo qualche problema c'è, altrimenti non sarei qui, però la reazione fa ben sperare. Prendere gol a pochi minuti dalla fine, dopo aver trovato il pareggio, avrebbe ammazzato chiunque: bene la reazione».

L'obiettivo. Per la Salernitana, come per il Cagliari, la salvezza è da raggiungere quanto prima. E Inzaghi lo sa: «Questa squadra ha le caratteristiche per fare quaranta punti e salvarsi, ma non voglio andare lontano. È stata una partita non per cuori deboli. Sono arrivato da poco, mi porto a casa la reazione e il carattere. Abbiamo fatto la partita e delle ripartenze dove dovevamo andare in vantaggio. Nel secondo tempo il Cagliari è cresciuto, quando vai sotto due volte se non sei unito non reagisci in questo modo. Anzi: dopo il 2-2 abbiamo avuto un'occasione per vincerla. Dobbiamo migliorare nel gioco, ma questa è una squadra che veniva da tante battute d'arresto e non era facile». Chiusura sull'abbraccio a inizio partita fra Inzaghi e Ranieri: «Gli ho fatto una battuta e chiesto come ha fatto ad arrivare a quest'età facendo questo mestiere», ha scherzato.

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