Il Selargius di Elvio Salvori ci ha provato fino alla fine per poi arrendersi al Cerveteri: nel campionato 1990-1991 Pier Paolo Piras e compagni hanno cercato il primato nel torneo di Interregionale chiudendo una stagione comunque splendida al terzo posto (seconda piazza per l'Acilia). E in quella stagione rivoluzionaria (l'anno successivo sarebbe nato il campionato regionale di Eccellenza, spartiacque tra la Promozione e il primo torneo nazionale, l'Interregionale) non sono mancate le amarezze per le formazioni sarde (otto ai nastri di partenza il 10 settembre 1990, giorno del fischio d'inizio del campionato): la Nuorese di Bernardo Mereu e il Calangianus dei fratelli Acuna hanno ottenuto la salvezza nel finale così come la Tharros.

In fondo alla classifica, delle sei retrocessioni, quattro sono proprio squadre della Sardegna: Gialeto, Ilva, Ozierese e Terralba. Eppure il Selargius ci aveva creduto. A tre giornate dalla fine il distacco dalla capolista Cerveteri era di quattro punti. Poi la sconfitta di Serramanna contro la Gialeto ha chiuso ogni possibilità. "Il nostro campionato dal punto di vista degli stimoli si è interrotto a Serramanna", aveva commentato Salvori dopo l'ultima partita della stagione (persa 1-0 al Quadrivio di Nuoro).

Valluzzi della Tharros
Valluzzi della Tharros
Valluzzi della Tharros

"Il 4-1 contro il Serramanna a posto fine alle nostre possibilità di inserirci nella lotta al vertice. Questo campionato è stato davvero anomalo: troppe retrocessioni, ben sei, una classifica corta e una sola sosta. Molti calciatori sono arrivati stanchi alla fine". Poi Salvori ha salutato il Selargius: il presidente Cenzo Zaccheddu per la stagione successiva avrebbe affidato la squadra a Mario Tiddia. "Lascio la Sardegna con tanta nostalgia", ha poi commentato Salvori. "A Selargius ho costruito una buona squadra lanciando diversi giocatori di sicuro avvenire: Demeglio, Picasso, Piras e Ruggeri".

Stagione tormentata per la Nuorese di Bernardo Mereu. Salvezza all'ultima giornata: sarebbe bastato un pari con il Selargius, invece Perra ha regalato il successo. "Un risultato positivo, pienamente meritato. Ringrazio il pubblico che mi è sempre stato vicino". Un risultato ottenuto soprattutto in casa con dieci vittorie, sette pari e nessuna sconfitta al Quadrivio. Stesso discorso per il Calangianus. Il 2-0 alla diciassettesima giornata di ritorno sul Ladispoli ha permesso alla squadra di Hanset di conservare l'Interregionale. Decisivi i fratelli Acuna, Carlos e Tonio. Festa finale per la Tharros: a Oristano, all'ultima giornata, il successo per 3-0 (reti di Valluzzi, del capitano Mario Perra e di Baso) sull'Ozierese ha dato il via ai festeggiamenti per il mantenimento della categoria. Per nulla scontato.

Carlos Acuna del Calangianus
Carlos Acuna del Calangianus
Carlos Acuna del Calangianus

Frutto della presenza in panchina di un grande del calcio sardo come Angelino Fiori: "Sono fiero di questa salvezza", aveva detto al cronista de L'Unione Sarda al termine dell'ultima gara. "Salvezza forse raggiunta con qualche domenica di ritardo ma tra grosse difficoltà. Sono felice per la Oristano sportiva". Ringraziamenti per "i giocatori, per il pubblico e per chi ci è stato vicino". Nessuna parola per la società ad anticipare un inevitabile divorzio. Delusione - e retrocessione in Eccellenza, il primo nella storia calcistica sarda nella stagione '91-'92 - per le altre formazioni della Sardegna. Gialeto, Ilva, Ozierese e Terralba. La formazione di Serramanna ha lottato fino all'ultimo, perdendo però contro l'Almas in casa: inutile a quel punto andare a vedere gli altri risultati per sperare in uno spareggio salvezza. L'allenatore Giuseppe Podda non ha nascosto l'amarezza al triplice fischio finale: "Sarebbe stato importante chiudere il campionato a testa alta ma purtroppo alcuni giocatori sono scesi in campo sfiduciati mentre altri hanno sentito eccessivamente la tensione".

Mura della Gialeto
Mura della Gialeto
Mura della Gialeto

Per i vari Porcu, Valdes, Corsini, Onnis, Giannoni una grande delusione. Per le altre tre sarde le speranze di salvezza erano tramontate in anticipo. Eppure l'Ilva dopo cinque giornate era ancora imbattuta. Tanti i protagonisti comunque in questa stagione. A iniziare dai due bomber delle squadre sarde: Puggioni della Nuorese e Congiu del Selargius con 11 reti a testa. Un gol in meno per Pirina dell'Ilva. Quota 9 raggiunta da Deiana della Gialeto, Pier Paolo Piras del Selargius (una in più di Ruggeri).
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