Il caso Empoli-Cagliari, quella “acerrima rivalità” smentita dal Tar
La segnalazione sui rischi per la sicurezza della trasferta senza prove concrete: l’appiglio una rissa di un anno e mezzo fa, ma a FirenzePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il 25 marzo l'Osservatorio sulle manifestazione sportive chiedeva al Cnims (il Comitato di analisi per la sicurezza, altro organismo degli Interni) una valutazione su Empoli-Cagliari del 6 aprile. Dal Comitato partiva una nota per la Prefettura di Firenze perché, visti i rischi per la sicurezza, si vietasse la vendita dei biglietti ai residenti nell'Isola.
Adducendo motivazioni legate a Fiorentina-Cagliari della fine del 2023 in cui, dopo la gara, le due tifoserie vennero a contatto bastonandosi davanti a un bar. Dimenticandosi, nonostante una struttura governativa possa disporre di qualsiasi rapporto o documentazione, che nel dicembre 2024 nella partita Fiorentina-Cagliari non accadde nulla e le due tifoserie si comportarono benissimo.
Da lì, la decisione della Prefettura di Firenze – il primo aprile – per "l'acerrima rivalità fra le tifoserie" (ipotizzando quindi una ipotetica spedizione dei tifosi viola a Empoli) di vietare la vendita. Il ricorso d'urgenza del Cagliari al Tar contro queste decisioni era stato un trionfo legale, con le porte dello stadio riaperte a tutti (o quasi) e i richiami del Tribunale alla Prefettura per la sproporzionata decisione rispetto ai reali rischi.
L'ultimo colpo di coda della Prefettura toscana è stato quello di imporre ai residenti in Sardegna la presentazione della tessera del tifoso per l'acquisto del biglietto. Ma impedendo a chi non l'aveva di poterla richiedere, perché scaduti i termini.