Tre punti d’oro che possono valere la salvezza. Il Cagliari suggella la rimonta delle ultime settimane vincendo 3-1 sul campo del Benevento nello scontro diretto che valeva una stagione. Va avanti con Lykogiannis, viene raggiunto da Lapadula e soffre tanto in un primo tempo non ben giocato, vince nella ripresa con Pavoletti e Joao Pedro su due splendidi assist di Nandez. In mezzo un Var thrilling sull’1-2, contatto dubbio in area rossoblù tra Asamoah e Viola.

La squadra di Semplici si porta così a +4 sul Benevento terzultimo, praticamente un +5 visto che i rossoblù sono avanti negli scontri diretti proprio in virtù del gol di Joao Pedro in pieno recupero.

Al Ciro Vigorito arbitra Doveri di Roma. Deiola vince il ballottaggio con Duncan e il Cagliari scende in campo con il consueto 3-5-2: Cragno, Ceppitelli, Godin, Carboni, Nandez, Marin, Deiola, Nainggolan, Lykogiannis, Joao Pedro, Pavoletti.

Il Benevento di Pippo Inzaghi risponde con il 4-3-2-1: Montipò, Depaoli, Barba, Glik, Caldirola, Schiattarella, Hetemaj, Ionita, Insigne, Caprari, Lapadula.

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PRIMO TEMPO – Partenza sprint dei rossoblù che subito si spingono in avanti e guadagnano un corner in 20 secondi. E al secondo numero 58 arriva il vantaggio: angolo corto, scambio Marin-Nainggolan e palla bassa a liberare Lykogiannis al limite, il sinistro a giro del greco si infila sotto l’incrocio  con una traiettoria che sorprende Montipò.

Un inizio molto vigoroso e aggressivo del Cagliari, trascinato da Nainggolan. Al 6’ c’è anche un colpo di testa di Pavoletti poco alto dopo sponda di Godin.

Ma il momento d’oro dei sardi dura pochissimo, perché il Benevento prende campo e iniziano i dolori. Già al 10’ una sgroppata di Hetemaj a destra si conclude con un tiro dal limite di Barba che Cragno blocca a terra. Poi l’harakiri di Ceppitelli, che sbaglia un passaggio in uscita. Caprari intercetta e serve Lapadula che solo in area supera Cragno in uscita con un colpo sotto, è l’1-1.

I rossoblù accusano il colpo, il Benevento trascinato anche da un grande Lapadula (che fa ammattire Carboni) rischia di prendere il largo.

Almeno 4 le occasioni costruite dalla mezz’ora in poi dai campani, di fronte a un Cagliari che non riesce più a ripartire. Al 30’ Cragno col piede risponde a Caprari, liberato in area da una gran giocata di Lapadula. Ancora il centravanti sfugge a Carboni ed è liberissimo su corner da sinistra, ma colpisce male di testa.

Nel finale straordinari per Alessio Cragno, che risponde a due colpi di testa pericolosissimi di Schiattarella prima e Caprari poi (soprattutto il primo).

Si chiude in parità un primo tempo molto intenso e a ritmi alti, e al Cagliari va anche bene.

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SECONDO TEMPO – Viste le difficoltà di Carboni, Semplici corre subito ai ripari e passa alla difesa a 4, inserendo Zappa al posto del giovane difensore.

La ripresa inizia a ritmi decisamente più bassi, ma per 5 minuti appena. Poi ricomincia la battaglia, e il Cagliari ora è più centrato. All’8’ un cross calibrato benissimo da Zappa trova in area la testa di Pavoletti, che non riesce a indirizzare in porta, subito dopo un contropiede ben orchestrato da Nandez meriterebbe miglior sorte, ma non si conclude per un malinteso tra lo stesso uruguaiano e Nainggolan.

Al 14’ è ancora Lapadula a seminare il panico controllando in area, ma Godin copre bene e l’attaccante può solo tentare un cross basso su cui fa buona guardia Cragno.

Poi arriva il gol di Pavoletti, al termine di un’azione molto ben manovrata. Zappa (ottimo il suo ingresso) riceve sulla destra e serve Nandez, l’uruguaiano guadagna il fondo e mette un cioccolatino per la testa di Pavoletti, che non sbaglia mai due volte di fila col suo fondamentale preferito.

Una doccia fredda per Pippo Inzaghi, che subito ricorre al doppio cambio: Viola e Gaich per Schiattarella e Insigne.

Il Benevento accusa il colpo. Ora i campani in fase difensiva appaiono disuniti, e il Cagliari continua a trovare spazi mandando Nandez al tiro, deviato in angolo. Al 71esimo altro doppio cambio per i campani, con Improta e Tuia per l’Hetemaj e Depaoli. Poco dopo tocca ad Asamoah, al posto di un Lykogiannis in preda ai crampi, mentre Inzaghi conclude le sue sostituzioni con Di Serio al posto di Caprari, e il Benevento prova il tutto per tutto passando ai tre attaccanti puri.

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Al 78’ ancora passaggio a vuoto di Ceppitelli e brivido: il difensore non interviene su un lungo lancio di Viola, per fortuna del Cagliari Lapadula controlla ma cicca la conclusione, con la palla che termina lentamente tra le braccia di Cragno. Poco dopo è Nandez a sprecare un contropiede cercando la soluzione più difficile, l'assist per Joao Pedro, quando aveva vicino Nainggolan pronto alla botta dai 20 metri.

Momenti di alta tensione all'85’, quando Viola finisce giù dopo un presunto contatto con Asamoah. Doveri fischia il rigore, poi va al Var e cambia idea tra le proteste dei campani. L’episodio è dubbio e farà discutere, rivisto al rallenty non è quel rigore solare che sembrava essere a velocità normale ma il contatto c’è.

Semplici, passata la paura, si copre con Rugani per Marin e inserisce anche Duncan per Deiola. Al 90’ il Cagliari ringrazia Ionita, che liberissimo in area conclude debolmente tra le braccia di Cragno. Poi arriva il tris, ed è ancora merito di un grande Nandez. L’uruguaiano riceve a destra da Duncan, si beve Improta, entra in area e serve a Joao Pedro un pallone che il brasiliano deve solo spingere in porta per il 16esimo gol in campionato, quello che con tutta probabilità vale la salvezza.

A questo punto c'è tempo solo per l’ultimo cambio di Semplici, Cerri per Pavoletti, poi è tripudio rossoblù.

(Unioneonline/L)

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