Un nome al giorno, una smentita al giorno. E la panchina del Cagliari che fu di Claudio Ranieri resta vuota. La sensazione è che il presidente Tommaso Giulini e il ds Nereo Bonato abbiano già individuato la figura a cui affidare la squadra per la stagione che verrà. Ma servono pazienza e calma perché il prescelto, a oggi, deve ancora decidere il suo futuro. E così, salutati Paolo Vanoli e Marco Baroni, ecco che l’attenzione si sposta su Davide Nicola e, soprattutto, Luca Gotti. Che sono, potenzialmente, confermati sulle panchine di Empoli e Lecce, ma che solo la settimana prossima definiranno le loro posizioni.

Intrigo rossoblù

Il Cagliari non vuole e non può sbagliare la scelta più importante, quella di un tecnico che raccoglierà l’eredità più pesante, quella lasciata da Claudio Ranieri, non per nulla ieri premiato al Festival della Serie A, organizzato dalla Lega di A, con il “Legendary Coach”, assieme ad Arrigo Sacchi e Fabio Capello. La società rossoblù ha provato con Baroni ma il tecnico fiorentino, dopo aver lasciato il Verona, aveva l’ambizione di alzare l’asticella. Prima l’opportunità di andare a Monza, poi la chiamata della Lazio, che sarà la sua prima volta in un club di alta fascia.

Discorso simile con Vanoli, molto legato al ds Bonato e a uno dei responsabili dello scouting, Stefano Fattori. Ma dopo la promozione col Venezia è arrivata la chiamata del Torino. Manca ancora l’ufficialità, ma il tecnico ha ringraziato il Cagliari scegliendo però i granata. Ora in casa rossoblù si guarda a Lecce ed Empoli, squadre che hanno ottenuto una salvezza che, sulla carta, dovrebbe far scattare il rinnovo automatico per entrambi i tecnici.

Ma quei rinnovi sono ancora solo un’ipotesi. «Si ripartirà da Gotti perché ha fatto un ottimo lavoro», aveva spiegato nei giorni scorsi il presidente dei pugliesi Saverio Sticchi Damiani. Però «manca un ultimo confronto con l’Area tecnica per vedere se la visione sul piano sportivo è condivisa e, se così fosse, si ripartirà insieme a lui con entusiasmo». Un “se” che fa sperare il Cagliari, anche perché l’allenatore vuole garanzie e in Sardegna, dove ha già lavorato come vice di Roberto Donadoni nel 2010-11, tornerebbe molto volentieri. La coppia Giulini-Bonato lo considera il successore perfetto di Ranieri. Situazione simile per Nicola, che dopo il cambio di direttore sportivo (Gemmi al posto di Accardi) attende un confronto col presidente Corsi, la settimana prossima, per decidere se andare avanti o fermarsi qui.

Leggendario

Intanto continuano le premiazioni per l’ultimo padrone della panchina rossoblù, Claudio Ranieri, ieri protagonista a Parma insieme con Sacchi e Capello. Il tecnico romano è tornato sulla sua decisione e ha lanciato un appello ai tifosi: «Credo sia stato giusto chiudere ora, se l’avessi sognato così non ci sarei riuscito. Le imprese del Cagliari per me sono uniche e non le cambio con nient’altro. Il nuovo tecnico del Cagliari? Non entro in merito. L’unica cosa che mi sento di raccomandare è che i tifosi capiscano le scelte della società e che accolgano il nuovo tecnico come hanno accolto me 35 anni fa».

Poi, sul palco, ha ricordato alcuni episodi della sua carriera e, alla domanda su quale fosse la partita che ancora si sogna di notte, non ha avuto dubbi: «Tutte quelle del Cagliari di quest’anno. Il mio pensiero stupendo era salvare il Cagliari. Mi svegliavo alle 4 per studiare la partita».

Alberto Masu

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