Cagliari Virtus Entella, Pisacane: «È stata partita vera, contento dei nuovi acquisti»
Per l’allenatore rossoblù debutto con qualificazione (col brivido) ai rigori in Coppa ItaliaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Missione compiuta, seppur col brivido finale. L’esordio ufficiale di Fabio Pisacane da allenatore del Cagliari è una qualificazione ai sedicesimi di finale di Coppa Italia ai rigori contro la Virtus Entella. «Sicuramente non è stata un allenamento, ma una partita vera», il suo commento sul passaggio del turno dopo un finale scoppiettante. «Sono contento di come abbiamo tenuto il campo, con una squadra che a tratti ballava tra il 3-5-2 e il 5-4-1. A volte, anche per demerito nostro, non abbiamo fatto quello che volevamo ma tutto sommato è stato un buon test. Non ci siamo fatti mancare quello che qui in questo stadio regna, che è l’emozione fino all’ultimo: è stato bello anche vincerla così».
Tanti nuovi, con Folorunsho unico titolare. «Un giocatore col potenziale alto arrivato a Cagliari, speriamo sia la prima partita di una lunga serie», dice Pisacane sull’ex Napoli. Da Luvumbo invece chiede un’ulteriore crescita: «Non voglio imprigionare i miei giocatori in qualcosa che gli strozza in gola le caratteristiche. Negli ultimi metri ha bisogno di fare quel tocco in più e avere quel giocatore vicino come Piccoli. Sono contento della partita che ha fatto, può fare ancora di più».
Il rigore del possibile 2-0 lo ha sbagliato chi era designato, Mina. «Una situazione pregressa: l'anno scorso erano Mina e Piccoli, che non era in campo. Non c’è stata nemmeno la possibilità di contendersi il pallone, ma mi concentro sulla freddezza glaciale che ha avuto Yerry sul primo rigore nella serie finale. Ma non avevo dubbi: Yerry ha messo subito tutto a posto».
Si vede qualcosa di nuovo nel Cagliari. «Loro ci hanno studiato, bastava avere un po’ di serenità – più che lucidità – per giocare col doppio play Prati e Adopo», la spiegazione tattica di Pisacane. «Nel secondo tempo siamo riusciti a dilatare gli avversari, mi aspettavo un po’ più di velocità nella circolazione della palla e meno isterismi. Devo essere sincero: l’ho visto, anche se ci sono momenti dove voglio più velocità. Ma siamo in una fase dove stiamo mettendo concetti dentro: sono tranquillo». Su Deiola terzo centrale: «È cresciuto da difensore. Ha fatto una grandissima partita, dispiace per l’autogol ma non ha colpe».
Ci sono ancora due settimane di mercato, per completare la rosa, ma Pisacane non ci pensa: «Lavoro con quello che ho a disposizione. Fra una settimana inizia il campionato e mi concentro su quello che devo preparare, poi vediamo cosa succede». Dal mercato è arrivato Kılıçsoy, subito attivo: «È un ragazzo con numeri secondo me importanti. Eravamo tutti convinti dentro il club, quando l’abbiamo scelto. Anche se arriva dall’altra parte del mondo legge tutto e nella sua lingua. Sulle scelte la mia era una strategia per tenere il ragazzo tranquillo: penso che neanche lui si aspettasse di entrare stasera, è stato il momento giusto e l’ho ritenuto opportuno. Ha fatto vedere cose che avevamo già visto, spero che questo esordio possa essere anche per lui un inizio di qualcosa dove può lasciare il segno».
L’altro attaccante subentrato, Esposito, si è procurato un rigore e ha avuto un grande impatto. «Non poteva scegliere piazza migliore, non lo dico perché la rappresento ma perché anche stasera ha potuto capire dove si trova», la felicità di Pisacane. «È un giocatore che si esalta con un pubblico del genere, penso che per lui Cagliari possa essere il posto giusto. Non per andare via, ma spero che resti il più a lungo possibile perché ha una qualità sopraffina. Nel finale è uscito Obert: «Sta bene, ha rimediato una contusione».