L’uomo della qualificazione è l’ultimo entrato in campo, all’89’ subito dopo il clamoroso 1-1. È Nicolò Cavuoti, di rientro dal prestito alla Feralpisalò, a portare il Cagliari ai sedicesimi di finale di Coppa Italia. «Sono andato a batterlo un po’ più sicuro, perché prima di me avevano sbagliato», la sua gioia dopo il rigore decisivo che ha eliminato la Virtus Entella. «Mentre gli altri ragazzi tiravano ero un po’ teso, è stata una grande soddisfazione regalare il passaggio del turno alla squadra».

Cavuoti è alla terza presenza col Cagliari: curiosamente anche le altre due, nel 2021-2022 e 2022-2023, erano arrivate in Coppa Italia. «Sono qui e darò il mio contributo, poi sul futuro si vedrà», dice sul mercato. Intanto pensa al presente: «Stasera la partita era abbastanza tesa, dovevamo riuscire a sbloccare il risultato prima dei rigori. È stata un’emozione grande entrare davanti a tutti questi tifosi, mi sono goduto il momento e ho cercato di dare il massimo».

Nella scorsa stagione Cavuoti era in prestito alla Feralpisalò. «Ho avuto tanta continuità e penso di essere maturato tanto a livello calcistico e di scelte, spero di poter dare il mio contributo». Per lui debutto all’Unipol Domus: «Ero già entrato a Reggio Emilia e Bologna sempre in coppa, non l’avevo mai fatto in casa. È stata un'emozione grandissima farlo davanti ai nostri tifosi. E non pensavo di battere un rigore: c’erano i primi cinque e il mister mi ha detto che il sesto ero io. Speravo finissero prima, alla fine è andata bene».

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