E’ arrivata l’ufficialità. Il nuovo allenatore del Cagliari è Alessandro Agostini, l’ex tecnico della Primavera è già ad Asseminello per dirigere la ripresa degli allenamenti in vista del match di domenica a Salerno, partita che vale una stagione.

Una vera e propria bandiera rossoblù, Agostini con il Cagliari ha collezionato 298 presenze in 9 stagioni da calciatore, per poi iniziare la carriera da allenatore nelle giovanili dello stesso Club.

“Durante la stagione 2017-18 – si legge nel comunicato della società - è entrato a far parte dello staff tecnico della prima squadra, trasmettendo al gruppo le sue conoscenze, l’attaccamento al Cagliari, e dando così il suo contributo al raggiungimento della salvezza”.

Poi la Primavera, che quest’anno ha trascinato alla conquista dei playoff con quattro giornate d’anticipo.

Una vera e propria operazione nostalgia quella di Giulini per ottenere la tanto agognata salvezza. Agostini, quasi 43 anni, si avvarrà di altre due figure simbolo del Cagliari, interne al club. Daniele Conti, già oggi coordinatore tecnico della Primavera con alle spalle 16 anni da calciatore in rossoblù, e Andrea Cossu, coordinatore dell’area scouting, anch’egli storico giocatore del Cagliari in cui ha militato per nove anni. Entrambi lavoreranno a stretto contatto con lo staff e con la squadra.

Il vice allenatore è Michele Filippi, collaboratore tecnico Alberto Piras. Confermati il preparatore dei portieri Walter Bressan e i preparatori atletici Mauro Baldus e Francesco Fois.

IL BENSERVITO A MAZZARRI – Ieri la società aveva dato il benservito a Walter Mazzarri con uno scarno comunicato di due righe, senza neanche ringraziarlo per il lavoro svolto, formula di rito che viene sempre utilizzata in questi casi: “Il Cagliari Calcio comunica di aver sollevato Walter Mazzarri dal suo incarico di allenatore della prima squadra”. Segnale che qualcosa non deve essere andato per il verso giusto nelle ultime settimane non solo a livello tecnico e di risultati.

L'allenatore toscano, subentrato dopo appena tre giornate a Leonardo Semplici, è stato silurato a tre giornate dalla fine del campionato dopo la sconfitta per 2-1 con il Verona, la settima nelle ultime otto partite che ha fatto ripiombare i rossoblù nell’incubo retrocessione.

Un rapporto mai decollato. Un girone d’andata disastroso: solo 10 punti, una vittoria e squadra penultima in classifica. Poi il mercato estivo, le epurazioni di Caceres e Godin e i primi risultati incoraggianti: 15 punti in otto partite che hanno fatto risalire la china ai sardi dando la vana illusione di una salvezza tranquilla. Quindi il nuovo crollo, sette sconfitte intervallate dalla vittoria per 1-0 contro il Sassuolo. Un Cagliari che, tranne alcune isolate eccezioni, non ha mai realmente convinto e ha incassato anche risultati umilianti: su tutti le partite contro l’Udinese, 0-4 all’andata alla Domus, 1-5 al ritorno. E un bilancio di 0,84 punti in media a partita.

E ORA? – Agostini non è chiamato a un miracolo sportivo come il collega Davide Nicola della Salernitana, che ha riportato i campani in corsa prendendoli in una situazione disperata. Deve cercare di dare coraggio e fiducia al gruppo. E risultati. Per il gioco non c’è tempo, mancano appena tre partite in cui conta solo vincere.

Ieri un gol nel finale di Pasalic ha scongiurato la vittoria a Bergamo della Salernitana, salita così a quota 26 punti, due in meno del Cagliari quartultimo ma con una partita da recuperare giovedì in casa contro il Venezia. A 25 punti c’è il Genoa, chiude la classifica il Venezia a 22. Difficile che rientrino Spezia e Sampdoria, quasi salve a 33 punti.

Domenica c’è la partita che può valere un’intera stagione: Salernitana-Cagliari. Poi i rossoblù ospitano l’Inter alla Domus mentre la Salernitana va a Empoli. Nell’ultima giornata Cagliari impegnato a Venezia, mentre la Salernitana ospita l’Udinese.

(Unioneonline/L)

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