Il Cagliari ha messo paura alla Lazio, pur giocando oltre un'ora in inferiorità numerica, sfiorando il pareggio in due circostanze. Claudio Ranieri chiarisce sulle sue reazioni in panchina nel finale: «Non ero nervoso», ci tiene a precisare a fine partita. «Stimolavo i miei giocatori perché, essendo uno in meno, volevamo arrivare agli ultimi dieci minuti per giocarci il tutto per tutto. Ho messo il secondo attaccante, giocando con tre difensori: abbiamo avuto due palle gol e non è voluta entrare. Peccato per il rosso».

Ossia l'espulsione di Makoumbou al 27', che l'arbitro Dionisi (il quale in campo aveva tirato fuori il giallo) ha dato dopo aver rivisto al monitor il fallo su Guendouzi ritenendolo chiara occasione da gol. «Non capisco perché il VAR sia entrato in quel rosso: che c'entra? L'arbitro ha fischiato il fallo e non voglio parlare se c'era o non c'era, altrimenti bisognerebbe fischiare anche su Hatzidiakos nel primo gol, ma perché è entrato il VAR? Che ne sappiamo della distanza? Ha fischiato e basta, il VAR non doveva assolutamente entrare. Non avrò Makoumbou nemmeno nella prossima partita, dopo questa: bisogna valutare anche queste cose, il VAR non deve aiutare l'arbitro a sbagliare».

La soddisfazione

Sotto di un gol dall'8' e di un uomo dal 27', il Cagliari ha sfiorato due volte il pareggio nel recupero. Per Ranieri ci sono note positive nonostante la sconfitta: «Sono contento della prestazione, che chiedo sempre ai miei. Eravamo sempre in partita, stavamo creando difficoltà alla Lazio e non è facile. Sotto di un gol e di un uomo dovevamo essere molto concentrati e lo siamo stati: sono deluso per come è andata la partita, ma soddisfatto per quello che hanno fatto i miei ragazzi». Sugli attaccanti: «Abbiamo giocatori con caratteristiche differenti, sapere quando è in forma uno e quando l'altro. Abbiamo Petagna in un buon momento di forma e Lapadula che non è ancora al 100% e ha bisogno di giocare, per questo l'ho scelto. Luvumbo ha fatto un buon inizio di stagione».

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