«Comportamento scorretto nei confronti di un avversario»: Cagliari, il motivo dell’espulsione di Mina
Il Giudice Sportivo rivela cosa ha scritto l’arbitro nel referto per il primo dei due rossi contro la LazioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario». È il motivo dei due cartellini gialli ricevuti ieri da Yerry Mina in Lazio-Cagliari, che hanno portato alla sua contestatissima espulsione al 78’. Ma se per la prima c’è poco da discutere, con un fallo su Isaksen dove l’arbitro aveva dato il vantaggio, sulla seconda molto di più visto che il contatto con Castellanos – che accentua non poco rialzandosi appena si rende conto di aver ottenuto quello che voleva – è minimo e l’arbitro era girato di spalle (così come il quarto ufficiale Zufferli) perché stava seguendo l’azione dall’altra parte. E non può aver visto nulla.
Per Mina una giornata di squalifica, ovviamente: scatta in automatico per ogni espulsione data da un doppio giallo. E la stessa sanzione va a Michel Adopo, l’altro rossoblù che ha ricevuto il cartellino rosso. Per lui il motivo della seconda ammonizione è «proteste nei confronti degli ufficiali di gara», dopo la prima (all’8’) per un fallo di gioco. Entrambi salteranno il Milan sabato alle 18.
Lazio-Cagliari completa un’undicesima giornata da incubo per gli arbitri, con errori in serie in quasi tutte le partite già da sabato. E con un’assurda coda disciplinare: dal comunicato di oggi del Giudice Sportivo (che ha squalificato, oltre ai due rossoblù, anche Livramento del Verona) emerge la mancata ammonizione di Mateo Retegui in Napoli-Atalanta, nonostante l’attaccante argentino si sia tolto la maglia per esultare dopo il gol del definitivo 0-3.