Scoppiettante 3-3 nella semifinale d’andata di Champions League tra Barcellona e Inter. Tutto dunque rimandato alla sfida di ritorno, in programma martedì prossimo allo stadio Giuseppe Meazza.

Nerazzurri rimontati due volte: vanno avanti 2-0 con Thuram e Dumfries e vengono ripresi da Yamal e Torres, poi ancora Dumfries nella ripresa ma il vantaggio dura appena un minuto, il 3-3 definitivo è un’autorete di Sommer su prodezza di Raphinha. La squadra di Inzaghi nel primo tempo subisce il dominio dei catalani e soffre un incontenibile Yamal, fa molto meglio nella ripresa.

L’Inter ritrova dal 1’ Thuram e Dumfries e si schiera con il solito 3-5-2: Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Çalhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Il Barcellona, privo di Lewandowski, si schiera con il 4-2-3-1: Szczesny; Koundé, Cubarsí, Inigo Martinez, Gerard Martin; de Jong, Pedri; Yamal, Dani Olmo, Raphinha; Ferran Torres.

Quattro gol e due infortuni in un primo tempo esaltante. L’Inter va subito avanti dopo appena 35 secondi con Thuram, splendido tacco su assist da destra di Dumfries, tra i migliori in campo. Furiosa la reazione dei blaugrana, ma l’Inter si salva tre volte e si affida alle ripartenze. In una di queste, guadagna un corner su cui Acerbi fa sponda per Dumfries, che in sforbiciata firma l’incredibile raddoppio.

Siamo al 21’ e l’Inter è clamorosamente avanti 2-0. Ma il Barcellona continua a macinare gioco, Lamine Yamal si accende e diventa incontenibile. Con un gioiello accorcia le distanze al 24’, saltando due uomini e facendo partire un sinistro a giro che bacia il palo e si infila in rete. È lui lo spauracchio, al 26’ prende un palo e continua a far impazzire Dimarco e l’intera retroguardia nerazzurra, facendo praticamente tutto quello che vuole. Il Barcellona va ancora vicino al gol in due occasioni con Dani Olmo, e il fortino nerazzurro cede al 38’: Pedri lancia, Raphina fa da sponda per l’inserimento di Ferran Torres che buca Sommer. Nel finale di tempo infortuni per Koundé (al suo posto Eric Garcia) e Lautaro, sostituito da Taremi.

(Ansa)
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A inizio ripresa i padroni di casa sono meno arrembanti, l’Inter è più aggressiva e spreca subito una grande chance per riportarsi avanti con Dimarco. Si gioca a ritmi decisamente più bassi, il Barcellona fa la partita ma non assedia l’Inter e Yamal è più umano dopo un primo tempo da autentico alieno. Momenti di relativa tranquillità che durano poco: al 64’ l’Inter torna avanti, ancora Dumfries, ancora su angolo con un colpo di testa deviato. Ma passa solo un minuto e arriva il 3-3: tecnicamente è autogol di Sommer, ma è una prodezza di Raphinha, strepitosa botta da fuori che si stampa sulla traversa e rimbalza sulla testa del portiere dell’Inter per poi infilarsi in rete.

Il Barcellona continua a lasciare enormi spazi. Al 75’ altra ripartenza fulminea dell’Inter e gol di Mkhitaryan annullato per fuorigioco millimetrico, su assist del solito incontenibile Dumfries, che continua a seminare il panico nella difesa blaugrana. Poi Raphinha impegna Sommer su punizione. I ritmi si abbassano inevitabilmente nel finale, quando però Yamal colpisce un palo clamoroso con un pallonetto.

Nei tre minuti di recupero l’assedio blaugrana non produce grosse occasioni e finisce così, 3-3. L’accesso alla finale di Champions League si decide al Meazza martedì prossimo, 6 maggio.

(Unioneonline/L)

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