Con la bocciatura dell’Ancona da parte della Covisoc e il ripescaggio del Milan Under 23 al posto dei marchigiani, che neppure il ricorso potrà salvare, la Serie C completa il quadro delle 60 squadre al via della stagione 2024/25.  

Un quadro che per la prima volta dopo 8 anni non contempla l’Olbia, retrocessa in Serie D al termine dell’ultimo campionato. In realtà, non era necessario attendere l’esito dell’esame delle domande di ammissione al torneo di Serie C per capire che, salvo bocciatura di massa tra le aventi diritto da parte degli organi di controllo, i bianchi avevano poche chance di tornare tra i professionisti dalla porta del ripescaggio: la classifica di fine stagione non premiava i galluresi, che hanno chiuso da ultimi nel Girone B con 26 punti l’annata 2023/24, caratterizzata, oltreché dai pessimi risultati sul campo, dal caos societario successivo al passaggio di consegne alla presidenza del club tra Alessandro Marino e Guido Surace, rappresentante di quella SwissPro che a novembre ha acquisito il 70 per cento delle quote dell’Olbia Calcio.

Tocca adesso alla proprietà svizzera sbrogliare la matassa di debiti e stipendi in vista dell’iscrizione al campionato di Serie D, da formalizzare tra l’8 e il 12 luglio. Entro il 10 luglio, dovranno invece essere versati gli emolumenti dei tesserati, pena la mancata ammissione al torneo. Quanto agli stipendi dei dipendenti non sportivi, la società avrebbe già versato una prima tranche delle mensilità di aprile e maggio: il resto dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, nei quali l’Olbia dovrà iniziare a programmare la prossima stagione, a partire dalla squadra e dal ritiro precampionato, di cui a oggi non si sa assolutamente nulla.

 

© Riproduzione riservata