Il Var come elemento sempre più fondamentale nel gioco del calcio. E per questo durante l’estate è pronto a partire un corso di formazione che punta a creare specialisti del Var di “qualità”, “varisti” in gergo, sempre più importanti per il gioco, che si occuperanno solo di questo, con l'utilizzo di maggiori telecamere e angoli visuali per avere una analisi più approfondita di quanto accade sul terreno di gioco.

"Sarà un corso che riguarderà arbitri che potranno diventare quinto uomo. Ne abbiamo già quattro di ruolo e vogliamo aumentare il numero - ha detto il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi dal Museo del Calcio di Coverciano di Firenze -. Un giorno si potrà arrivare a solo arbitri e solo Var? È un obiettivo".

Non vuol essere chiamata una squadra di "varisti” ma l'obiettivo al momento è di incrementare il numero attuale di "quattro magari portandolo a 10 o più, di sicuro tutti di qualità", tutti specializzati sul Var.

Gianluca Rocchi evidenzia anche numeri che hanno riguardato falli di gioco fischiati, rigori concessi e utilizzo del Var.

"Tutti dati molto interessanti, basti pensare che proprio grazie all'utilizzo del Var si sono ridotti sensibilmente gli errori sul campo - ha spiegato - Falli, rigori e interventi Var sono allineatissimi con le altre competizioni europee, che noi dobbiamo guardare come esempio, siamo piuttosto allineati con le altre federazioni principali perché l'obiettivo nostro è quello di creare arbitri italiani, forti, e che siano forti a livello internazionale. In questa fase del campionato un fallo o due in più non cambia molto, sull'intervento Var non cambiamo di una virgola la nostra linea perché crediamo sia corretta. Abbiamo commesso degli errori ma un mancato intervento Var non deve spostare la linea d'intervento, certo, rimane un errore ma sostanzialmente sono soddisfatto". 

(Unioneonline/v.l.)

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