I fan del videogioco e il pubblico di nuovi appassionati già non vedono l’ora di tornare a vivere sulla propria pelle le impagabili emozioni trasmesse da “Fallout”. La serie televisiva targata Prime Video, tratta dall’omonimo franchise videoludico di Bethesda Softworks e realizzata con il prezioso apporto creativo di Jonathan Nolan, ha superato con il primo ciclo di episodi i 100 milioni di spettatori in tutto il mondo, collocandosi tra i titoli più visti di sempre sulla piattaforma.

A seguito di una richiesta insistente da parte dell’utenza, che ha costretto la produzione a tornare immediatamente sui lavori, la seconda stagione si appresta finalmente a debuttare sul servizio Amazon il prossimo 17 dicembre, occupando un appuntamento fisso settimanale che porterà al finale di stagione previsto per il 4 febbraio 2026.

Dopo aver assistito ai tentativi di Lucy di ritrovare suo padre, rapito dal rifugio antiatomico Vault e portato in superficie da alcuni individui misteriosi, abbiamo approfondito le vicende personali del mutante ghoul Cooper Howard e del sodato Maximus, oltre alle losche macchinazioni legate alla società Vault-Tec, responsabile dello scoppio di una testata nucleare che ha sovvertito l’ordine mondiale e costretto i pochi superstiti a rifugiarsi nelle profondità del pianeta. Come anticipato nel finale di stagione, la trama riprenderà con Lucy che, dal deserto del Mojave, si dirigerà verso la città di New Vegas.

Nei due trailer ufficiali, rilasciati ad agosto e a novembre, abbiamo potuto assistere a moltissime novità: l’ingresso nel cast di Justin Theroux nel ruolo di Robert House, l’introduzione del Deathclaw - uno dei mostri più iconici di tutto l’universo post-apocalittico - e, inoltre, il ritorno di Ghoul, che, stando alle ultime immagini mostrate, si metterà alla ricerca della sua famiglia.

Proprio di recente, intervistato da Deadline, la star Walton Goggins - interprete di Ghoul - ha descritto il proprio personaggio come un riflesso della società odierna, affermando: “È un riflesso di tutti noi. Non ha il controllo sulle informazioni che gli arrivano, e sta capendo in tempo reale che il mondo che pensava di conoscere non esiste più, e c'è una sorta di inclinazione caotica, se vogliamo, nel mondo in cui vive. Ed è semplicemente come ogni altra persona ragionevole, sta cercando di dare un senso a qualcosa che non può averlo”.

Chiarendo inoltre che “Fallout” non è una serie politica e non intende in alcun modo indottrinare il pubblico, ha aggiunto: “Sei parte di una storia che si incastra perfettamente con ciò che accade nel mondo circostante, e una questione di tempismo più che altro, ed è proprio questo che ci troviamo in Fallout. Fortunatamente, lo facciamo con l'assurdo e lo facciamo con la satira, e poi lo facciamo con conseguenze reali”.

Parlando di ciò che vedremo nei prossimi episodi, ha anticipato, citando il collega Aaron Moten: “Tutti in questo show vogliono cambiare il mondo. Hanno semplicemente un modo diverso per farlo. Ci sono tutte queste fazioni in guerra, ma non così diverse dal mondo in cui viviamo oggi. Le persone hanno solo idee diverse su quale sia la soluzione, giusto?”.

Diversamente da Ghoul, interessato esclusivamente ai propri obiettivi personali, gli altri personaggi puntano con le loro azioni a ripristinare l’equilibrio politico e sociale: “Dopo aver superato una calamità, si formano nuovi partiti politici, vengono fatti nuovi gruppi, e si cerca semplicemente di ricostruire la civiltà nel modo in cui vuoi vederla gestita”.

E, senza troppe sorprese, stanno già circolando le prime voci sul rinnovo della serie per una terza stagione. Ad aprire l’argomento è stato proprio il creatore Jonathan Nolan, che, insieme alla showrunner Geneva Robertson-Dworet, in un’intervista con IGN USA ha dichiarato: “Beh, per quanto riguarda la produzione, speriamo di poter riprendere le riprese la prossima estate. Vedremo se tutto andrà come previsto. Sono entusiasta che - nonostante di stagione in stagione i valori produttivi non siano diminuiti - Geneva, Graham, il nostro cast e la nostra troupe incredibilmente talentuosa siano stati in grado di lavorare abbastanza velocemente da tornare in onda in un lasso di tempo ragionevole. Penso che ciò che è successo alla televisione, ovvero che tra una stagione e la successiva serva sempre più tempo, sia una tendenza piuttosto spiacevole. Non vogliamo che la serie perda qualcosa in termini di qualità e scala, ma sappiamo che ci piace tornare in onda il prima possibile”.

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