Il jazz apocalittico degli Zu in anteprima: alla Cueva Rock di Quartucciu si chiude il Set To Sun Fest
Il terzetto presenterà in anteprima assoluta il disco "Ferreum Sidereum"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo le avvincenti proposte delle ultime tre date e una calorosa accoglienza da parte del pubblico cagliaritano, la prima versione del Set To Sun ambientata nel capoluogo volge al termine: e in un ultimo appuntamento giovedì 18, la musica si sposta da Palazzo Cis alla Cueva Rock di Quartucciu, per un esplosivo live della band jazzcore Zu, romana ma di fama mondiale. Il terzetto presenterà in anteprima assoluta il disco "Ferreum Sidereum" di prossima uscita, finora tenuto in grande segreto: si partirà alle 21, con l'apertura affidata all'ambient dronico, cupo e onirico di Sarram.
Una delle band italiane più riconosciute a livello globale, gli Zu hanno una formazione tipica del trio jazz con i fondatori Luca Mai (sax baritono) e Massimo Pupillo (basso) affiancati da Paolo Mongardi alla batteria, ma le sonorità del progetto rifuggono facili classificazioni in generi. Fondati nella capitale nel 1997, già dai primi e decisi dischi autoprodotti – tra cui emergono "Bromio" (1999) e "Igneo" (2002) – cominciano a costuire man mano un seguito che si espande internazionalmente, portandoli dal vivo tra Europa, America e Giappone.
Grazie alla loro abrasiva e travolgente miscela di noise rock, mathcore, free jazz e metal estremo, gli Zu sono diventati un nome centrale per quella scena sperimentale e transatlantica che viene definita "jazzcore", arrivando a collaborare con gli storici esponenti del genere John Zorn (Naked City, Painkiller) e Mike Patton (Faith No More, Mr. Bungle), oltre che con il maestro del free jazz scandinavo Mats Gustaffson. Tra ritmiche complesse, brani interamente strumentali e l'uso del sax in veste di chitarra distorta, l'apice del loro sound è riconosciuto nel celebrato "Carboniferous" (2009).
Dopo quasi trent'anni di attività, gli Zu continuano a collaborare con altri mostri sacri dell'avanguardia, come l'eccentrico David Tibet (Current 93, Death In June, Nurse With Wound), e a portare dal vivo un repertorio vasto e notevole. "Ferrum Sidereum", in uscita il prossimo 9 gennaio per House of Mythology, è quindi solo l'ultima tappa di un viaggio che fin dagli inizi ha sempre riservato grosse sorprese, da svelarsi in anteprima mondiale domani alla Cueva.
