Regione, sale pubbliche intitolate a figure femminili illustri
Otto spazi dedicati ad altrettante donne simbolo della SardegnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sono nomi che hanno fatto la storia, ma che troppo spesso restano fuori dalle targhe, dai corridoi del potere, dai luoghi in cui si decide il futuro.
La Sardegna prova a colmare questo vuoto e lo fa dando un nome, un volto e una storia femminile agli spazi delle sue istituzioni.
Con una delibera approvata dalla Giunta regionale, sale e luoghi aperti al pubblico del Sistema Regione saranno intitolati a donne sarde illustri, protagoniste della vita scientifica, culturale, politica, artistica e sociale dell’Isola.
Un’iniziativa che dà attuazione a una delle misure previste dal Piano per la Parità di genere della Regione Autonoma della Sardegna e che punta a rendere visibile, ogni giorno, il contributo femminile alla crescita collettiva.
«È una scelta chiara e concreta – ha spiegato l’assessore alla Programmazione e Bilancio, Giuseppe Meloni – che riconosce il ruolo fondamentale delle donne nella storia e nello sviluppo della Sardegna. Un atto di giustizia e di responsabilità pubblica che restituisce visibilità a figure che hanno inciso profondamente nella vita dell’Isola e offre alle nuove generazioni esempi di impegno, competenza e cittadinanza attiva».
Il progetto nasce da un percorso partecipato e condiviso, coordinato dal Centro Regionale di Programmazione attraverso un gruppo di lavoro e un tavolo tecnico che ha coinvolto istituzioni, organismi di parità, sindacati e realtà impegnate sui temi dell’uguaglianza di genere. Un confronto che ha permesso di definire criteri e obiettivi comuni e di ampliare l’iniziativa: dalle tre intitolazioni inizialmente previste si è arrivati a otto spazi complessivi.
I nomi scelti raccontano una Sardegna plurale e coraggiosa. Linetta Serri, insegnante, consigliera regionale, sindaca e presidente dell’Anci Sardegna; Cecilia Contu, segretaria nazionale del Partito Sardo d’Azione e presidente della provincia di Cagliari; Giuliana Minuti, sociologa e fondatrice della Cooperativa Allevatrici Sarde, esperienza pionieristica dell’imprenditoria femminile; Paola Pau, dirigente delle Politiche Sociali regionali; Franca Valsecchi, botanica e studiosa, tra le prime a parlare di tutela della biodiversità; Maria Giacobbe, scrittrice nuorese dal respiro internazionale; Eva Mameli Calvino, scienziata sassarese e prima donna a vincere una cattedra di Botanica; e le Sigaraie della Manifattura Tabacchi di Cagliari, simbolo di lavoro, diritti e dignità femminile.
Le intitolazioni interesseranno sale istituzionali, spazi culturali e luoghi pubblici distribuiti sul territorio regionale, trasformando la memoria in presenza quotidiana. Non solo celebrazione, ma anche educazione civile: entrare in una sala, leggere un nome, chiedersi chi fosse quella donna diventa un atto di conoscenza e consapevolezza.
L’iniziativa si affianca ad altre azioni del Piano per la Parità di genere, come l’elaborazione del Codice etico contro violenza e discriminazioni, il miglioramento del benessere organizzativo e l’integrazione del principio di gender mainstreaming nelle politiche regionali.
(Unioneonline/Fr. Me.)
