Mangiare non significa solo appagare la sensazione di fame ma è anche piacere, consolazione e soprattutto arte.

Dai palcoscenici televisivi della soap-opera Centovetrine, passando attraverso film, pièce teatrali e la cessione della voce ai grandi attori americani sino all'anfiteatro di Monte Sirai in cui stasera esordirà con "Significar mangiando", il noto attore e doppiatore Edoardo Siravo si ritrova artefice dell'esordio di una delle rassegne più importanti nel panorama isolano, "Notti a Monte Sirai", dedicate al connubio fra latte e letteratura.

"Il proliferare in tv di cuochi e chef di ogni tipo - spiega Siravo a Unionesarda.it - ha provocato una sorta di deriva che li trasfigura in eroi contemporanei ma, con tutto il rispetto , occorre riscoprire la poesia e la letteratura anche nel cibo".

È il biglietto da visita tramite il quale, trattando i testi di Pablo Neruda, Achille Campanile, Gabriele D'Annunzio, Tomasi di Lampedusa, "cercherò di riequilibrare questa sorta di ingiustizia ponendo il cibo e i luoghi da cui derivano al centro dell'attenzione, appoggiandomi a grandi opere della letteratura che sono intrise di momenti conviviali, di ricette, di piatti tipici che hanno a che vedere con la vita".

L'attore e la figlia Silvia, accompagnati dal musicista Manuel Rossi Cabizza e dalla partecipazione sul palco dello chef Maxwell Frongia, oggi alle 21 porteranno in scena "con arguzia e ironia cucine letterarie - spiega lo stesso attore - dei più intriganti autori che si sono occupati del buon mangiare nelle loro opere: io devo confessare di essere un uomo che spesso mangia male ma occorre riscoprire la capacità di porsi a tavola con rispetto verso gli alimenti quindi verso noi stessi".

L'attore e doppiatore si esibirà grazie a una produzione di Teatro Due mari ed Ente locale per gli spettacoli .
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