Trent'anni fa, giovanissimo, ha lasciato la Sardegna, partendo alla volta della Germania.

Oggi, dopo anni di fatica e di impegno, dirige alcuni affermati ristoranti, chiamati dalla televisione tedesca a rappresentare l'Italia - e l'Isola - in un noto programma dedicato alla cucina.

Lui è Michele Pietro Peddoni, originario di Terralba.

È lui stesso a raccontare la sua storia di emigrato.

"Ho lasciato il mio paese natale nel settembre del 1988 e mi sono trasferito a Germersheim, cittadina di 20mila abitanti nella regione tedesca della Renania-Palatinato".

E qui è iniziata la classica "gavetta".

"Ho lavorato un anno nel ristorante di un mio paesano. Poi ho deciso di girare un po' per la Germania. Così per cinque anni ho lavorato in varie città, sempre nel campo gastronomia. Nel 1994, però, ho deciso di mettermi in proprio. Quindi sono tornato a Germersheim e ho aperto il mio primo ristorante".

E le cose sono andate bene, visto che nel giro di poco Michele ha raddoppiato.

"Dopo un anno ho inaugurato un pub con cucina italiana e sarda. E l'ho gestito per una decina d'anni". Ma l'impresa Peddoni si è ulteriormente ampliata.

"Nel 2003 abbiamo aperto la Trattoria da Michele, con annesso hotel. E nel 2017, assieme a mia moglie Giuseppina, anche lei di Terralba, abbiamo inaugurato un altro locale, il ristorante Dal pozzo di Michele".

A dirigere la cucina uno chef, neanche a dirlo, terralbese, Carlo Serpi.

Uno degli articoli dedicati a Peddoni sulla stampa tedesca
Uno degli articoli dedicati a Peddoni sulla stampa tedesca
Uno degli articoli dedicati a Peddoni sulla stampa tedesca

Di successo in successo, Michele si è fatto un nome nella ristorazione, tanto che uno dei suoi locali è stato inserito dalla stampa della Renania nella classifica dei 10 milgiori ristoranti del land.

Ma non è finita. "Nelle scorse settimane, con lo staff del locale, abbiamo partecipato a una gara nazionale alla televisione tedesca. Assieme ad altri quattro ristoranti abbiamo rappresentato l'Italia davanti a milioni di spettatori e, noi in particolare, abbiamo tenuto alta la bandiera della Sardegna. Per me è un orgoglio. Ed è stata anche l'occasione di portare il nome di Terralba all'estero".

Insomma, la Sardegna sempre nel cuore.

"Sì - conclude Michele - perché anche se vivi e lavori lontano, la nostra è una terra che non puoi mai dimenticare".

Luigi Barnaba Frigoli

(Unioneonline/l.f.)

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