"Via libera ai sei referendum sulla Giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale. L'ha stabilito la Corte Suprema di Cassazione, annuncia la Lega,accogliendo la richiesta dei consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto”.

Lo ha comunicato la Lega, in una nota, dove si spiega che “la decisione di piazza Cavour anticipa - e di fatto rende ininfluente - il deposito delle firme certificate: tra le 700mila e le 775mila a seconda del quesito, oltre a 18mila adesioni elettroniche. Il totale provvisorio è di 4.275.000

autografi, ma questa mattina nella sede milanese della Lega in via Bellerio ne sono arrivate altre 80mila". 

Tra i sei quesiti proposti, spicca il primo, che riguarda la responsabilità civile dei magistrati.

Il secondo riguarda la separazione delle carriere. Il terzo, invece, mira a limitare il carcere preventivo solo ai reati gravi e non anche quando c’è il pericolo di fuga o di inquinamento delle prove.

Ancora: il quarto quesito chiede di abolire la legge Severino nella parte in cui prevede la sanzione accessoria dell’incandidabilità e del divieto di ricoprire cariche elettive e di governo dopo una condanna definitiva. 

Il quinto mira ad abrogare la raccolta firme necessaria per presentare la candidatura al Csm. 

Il sesto, infine, chiede di dare anche ai componenti non togati dei consigli giudiziari la possibilità di esercitare il diritto di voto nelle valutazioni dei magistrati.

(Unioneonline/l.f.)

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