Conto alla rovescia verso il 16 settembre, giorno di chiusura della raccolta firme a sostegno della proposta di legge Pratobello 24 contro la speculazione delle rinnovabili.

Una mobilitazione che ha consentito di raccogliere oltre centomila firme in tutta la Sardegna e che lunedì arriverà a conclusione con altre iniziative organizzate dai comitati.

Tra questi, l’associazione Sa Domo de Totus, che ha curato la campagna a Sassari e che nella città turritana proprio il 16 invita a partecipare a un flash mob intitolato “Una penna al vento”, a cui prenderanno parte (dalle 17 in piazza Castello) attivisti, volontari e autenticatori provenienti da tutta la Sardegna, pronti a spiegare le ragioni della "battaglia civica”.

«Soltanto a Sassari abbiamo raccolto più di diecimila firme, cioè la quantità sufficiente per portare la proposta di legge contro la colonizzazione energetica in Consiglio Regionale, questa volontà popolare non potrà essere ignorata», scrivono gli attivisti sassaresi in un comunicato.

«Ma la raccolta firme non sarà fine a se stessa, anzi è solo l’inizio di un percorso di rivendicazioni democratiche e di sovranità - sottolinea Fabrizio Cossu, presidente dell’associazione - ed è per questo motivo che in occasione della fine della campagna abbiamo chiamato la cittadinanza ad alzare al cielo la penna che rappresenta una volontà collettiva di difesa e protezione della nostra terra e dei nostri diritti nazionali e comunitari».

Alle ore 19 di lunedì è previsto il momento simbolico del flash mob, durante il quale i partecipanti «alzeranno una penna al vento», con l'intento di richiamare l’attenzione della Giunta Regionale sulla questione, per esorcizzare il rischio che Pratobello24 finisca in un cassetto: «L’azione» - chiarisce Cossu - vuole essere il primo passo di un cammino democratico che ha come obiettivo salvaguardare il territorio sardo dalla speculazione energetica e riaffermare la sovranità della popolazione sarda».

(Unioneonline)

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