«Qualcosa o qualcuno ti ha strappato la vita volontariamente… sono certa di questo».

È una giornata triste per Nadia Calvia, sorella di Davide, il 38enne sassarese trovato morto sabato sulla costa di Castelsardo: era disperso da una decina di giorni dopo un incidente avvenuto nel Golfo dell’Asinara.

«Oggi – scrive la donna su Facebook - uno dei tuo messaggi avrebbe detto questo: "Auguri me surè… ajoh paga a bì”, e io ti avrei risposto di passare da me al bar, senza problemi... E invece non riceverò nessun messaggio, né una tua visita».

«Perché la vita è così ingiusta? Perché il destino è stato così crudele con te? – prosegue Nadia Calvia - Anche se credo che questo non sia il destino… perché il destino è quando il Signore decide di accogliere una persona tra le proprie braccia, per ovvi motivi, ma qui è diverso! Qui qualcosa o qualcuno ti ha strappato la vita volontariamente… sono certa di questo! Nel mio cuore provo questa sensazione. Ed è per questo che con forte dolore tiro ancora fuori le unghie, indosso l'armatura e combatto per te. Oggi sarebbe stato un giorno felice, ma oggi sarà il giorno del mio non compleanno senza te».

Sul caso del naufragio della barca – sulla quale Calvia si trovava insieme al cugino Giovannino Pinna, ritrovato vivo – sono in corso gli accertamenti, tanti i punti ancora da chiarire. Al momento Pinna risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Sassari per naufragio colposo e rischia da uno a cinque anni di carcere.

QUI LA RICOSTRUZIONE DEL GIALLO

(Unioneonline/s.s.)

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