Parlare di continuità fai-da-te è improprio, ma rende l'idea. Dopo l'addio - due anni fa - di Ryanair, complici i burocrati di Bruxelles, gli imprenditori turistici della Riviera del Corallo decisero di quotarsi. Obiettivo: sostenere, nel loro piccolo, qualche compagnia low cost disposta a far rotta su Alghero. Rimasta per un po' sotto silenzio, la notizia è diventa bella l'altro giorno. EasyJet collegherà il Nord-Ovest dell'Isola con Londra Luton e con Berlino. La colletta, sì e no 400 mila euro, potrebbe avere ricadute - hotel, ristoranti, bar, stabilimenti - per 12 milioni.

L'altra, di continuità territoriale, quella vera , regala molte meno soddisfazioni, soprattutto per i sardi e i turisti che vorrebbero viaggiare tra Cagliari, Alghero e Milano. Alitalia, nonostante il pressing della Regione (c'è un “comitato di monitoraggio”), ha messo in vendita molti meno biglietti rispetto alla scorsa estate (dettagli a pagina 23).

Va anche ricordato che, a luglio 2017, la compagnia di bandiera si chiamò fuori dalla continuità: 35 milioni, sì e no, non bastano a compensare le tariffe scontate. Con la proroga, Alitalia fu costretta a non tagliare la corda su Cagliari e a trattare con BlueAir per Alghero.

Per il nuovo bando la Regione è pronta ad alzare la voce a Bruxelles, sperando in un Governo meno prono con la Ue. Intanto, grazie alla colletta... privata, gli algheresi, agli euroburocrati, possono mostrare il dito medio.
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