Il sistema di raccolta dei rifiuti continua a portare disagi e costi per i cittadini di Porto Torres, oltre che a lesioni di immagine della città. Servizi non resi o eseguiti in misura minore rispetto a quanto previsto nel capitolato d'appalto assegnato alla società Ambiente 2.0 dal 1 aprile 2016.

È lo stato dell'arte del servizio di raccolta emerso durante la commissione consiliare ambiente. "Il 50% delle migliorie previste nel servizio che hanno permesso all'azienda di aggiudicarsi l'appalto non sono mai state effettuate - attacca il consigliere Claudio Piras - come il compostatore anaerobico all'Asinara, le isole intelligenti, il sistema di videosorveglianza e il contenitore per elettrodomestici".

Dimenticati anche i trasponder con i dati raccolti per verificare i conferimenti, i fusti raccolta olii, il ritiro di toner usati, dei kit pannolini lavabili e la pulizia delle caditoie (2241 in tutta la città, la maggior parte ormai ostruite). Per i commissari sarebbe denaro risparmiato per la società che si è aggiudicato l'appalto di circa 22 milioni e 400mila euro per sei anni. "Soldi mai spesi in 15 mesi per gestione, manutenzione o elettricità che non sono tornati agli utenti tramite risparmi nelle bollette puntuali e salate o servizi aggiuntivi - aggiunge Piras - lasciando la città sporca e alla mercé di tutti quei cittadini irrispettosi della propria città e dell'ambiente".
© Riproduzione riservata