Il presepe Bainzinu si intreccia con la necropoli di Turris
Tutti i personaggi vestiti con il costume tradizionalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La tradizione esposta nel presepe Bainzinu si sposa con la necropoli romana di Turris Libissonis. L’allestimento si trova nel cuore di Porto Torres, una creazione firmata da Nando Nocco che ha saputo ricostruire la Natività secondo la storia, la memoria e l’identità locale. Una tradizione ormai consolidata che anno dopo anno continua a emozionare la comunità grazie alla sua forza espressiva e al profondo legame con la cultura bainzina. L’opera è esposta nell’affascinante complesso archeologico di via Libio 53, il sito, scoperto nel 2000, ospita diverse sepolture di epoca romana collocate nel settore orientale della necropoli di Turris Libisonis. Oggi si trova nel piano seminterrato di un edificio privato, sede della “Fondazione Via Libio 53”, che ne cura la valorizzazione e l’apertura al pubblico.
L’originalità delll’opera è la scelta, mantenuta fin dalla prima realizzazione, di vestire tutti i personaggi con il costume tradizionale di Porto Torres: un gesto identitario forte, un omaggio alla tradizione cittadina che affonda le sue radici contadine nei secoli e che trova nuova vita nella scena della Natività. Le ambientazioni richiamano atmosfere antiche e scorci della cultura materiale locale, creando un insieme armonico che unisce devozione, artigianalità e memoria. Il presepe così concepito non si limita a evocare il Natale, ma lo inserisce in una cornice culturale, capace di raccontare l’identità di una comunità attraverso simboli, colori e tradizioni. Collocato all’interno del complesso archeologico di via Libio 53, la Natività incontra la storia millenaria di Turris Libisonis.
