Stintino, scontro aperto in Giunta: si dimette l’assessora alla viabilità
Maria Sara Sechi passa all’opposizione e accende il dibattito con la sindaca Rita VallebellaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bagarre in Consiglio comunale a Stintino a seguito delle dimissioni dell’assessora comunale alla Digitalizzazione, Trasporti e viabilità, Compagnia barracellare, Maria Sara Sechi, presentate in aula «per molteplici motivi tecnici e politici».
L’ex esponente della giunta guidata dalla sindaca Rita Vallebella ha lasciato l’incarico anche dalla presidenza della commissione Statuto e Regolamento, passando nelle fila dell’opposizione. Le sue proposte, un lungo elenco di iniziative, non sarebbero state ascoltate e lo strappo con il capo della maggioranza è subito arrivato a mezzo di una lettera indirizzata alla sindaca. «Avevo proporsto di destinare l’entità dell’importo della tassa di soggiorno all’Ufficio turistico e e al Museo delle Tonnare proponendo un servizio di apertura annuale per entrambe le strutture».
Nell’elenco delle proposte anche le critiche sulla gestione dei fondi derivanti dagli introiti della tassa, la questione del medico di base, in mancato allestimento del presepe La Betlemme d’Europa e le sanzioni annullate alla compagnia barracellare.« Le dimissioni dell’assessora Sechi non hanno alcuna matrice politica ma dipendono da malumori personali, espressi in seno alle riunioni di maggioranza e documentati dalle conversazioni scritte nella chat di gruppo whatsapp», è la replica della sindaca.
«L’inesistenza di motivazioni politiche, così come lette in Consiglio Comunale dall’ex assessore in sede di dichiarazione di voto contrario al bilancio, è del resto conclamata dal fatto che lo stesso ex assessore il 10 novembre ha votato a favore dello schema di bilancio nella delibera di giunta n. 130».
Secondo la prima cittadina «La vera motivazione fondata su ragioni individuali è stata coperta da inconsistenti argomentazioni, che sono infondate, faziose, false e, a tratti, imbarazzanti per la loro pochezza di contenuti reali infatti: sulla questione Mut e ufficio turistico, tutte materie che esulano dalle sue deleghe, non vi è stato alcuna criticità in quanto l’assessore al Turismo ha condiviso lo stanziamento in bilancio delle somme relative ai servizi, sulla questione navette gratis l’ex assessore ai Trasporti, forse distratta dai suoi livori personali, non si è accorta che il servizio è stato espletato nel 2024 (già prima che lei avesse la delega) ed è continuato nel 2025 e programmato in bilancio per il 2026», sottolinea Rita Vallebella. Sulla questione dell’impiego dei proventi degli accessi alla Pelosa «gli argomenti da lei addotti non hanno alcuno spessore politico e denotano scarsa conoscenza dello strumento del bilancio, considerato che gli incassi vanno prioritariamente ad alimentare il capitolo “ spiagge e litorali” quindi risorse destinate alla pulizia degli arenili, alla rimozione della posidonia e ai costi per fronteggiare emergenze attinenti per esempio alla manutenzione delle recinzione delle dune (come è avvenuto quest’anno)», sono le dure parole della sindaca.
«È curioso come la Sechi, dipendente comunale da oltre vent’anni, non conosca le dinamiche di gestione dei capitoli “Spese correnti”, che per loro natura devono soddisfare esigenze di funzionalità del bene pubblico e non sono facilmente modificabili se non correndo il rischio di far mancare il servizio», prosegue il capo dell’amministrazione comunale di Stintino. «Sulla giunta del 13 novembre, posso solo dire che in tale data non c’è stata alcuna giunta e che comunque le sue assenze sono state sempre volontarie o determinate dalla impossibilità di partecipare per suoi impedimenti. Sulla disposizione di non fare accesso all’Ufficio tecnico affermata dalla Sechi, posso solo dire che è frutto di pura invenzione in quanto simili disposizioni sarebbero non solo illegittime ma irragionevoli.» Infine sulla questione del sacerdote, «mi stupisce la reprimenda da chi è promotore e prima firmataria di una petizione popolare contro Don Daniele a seguito della chiusura della chiesa di Pozzo San Nicola. Preciso che tra me e don Daniele ci sono corretti rapporti istituzionali», conclude la sindaca.
«La mancata installazione del Presepe dipende da fatti estranei alla volontà della mia Amministrazione. E sui Barracelli: l’annullamento in autotutela di un atto amministrativo non è materia nella disponibilità dell’organo politico».
