Venerdì 1 ottobre, a Quartu, è in programma l’Open Day per chi desidera sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid e non ha ancora ricevuto la prima dose. Dalle 18 alle 23, in piazza Sant’Elena, ci si potrà presentare senza prenotazione, con un documento di identità valido e con tessera sanitaria o codice fiscale.

Corollario dell’iniziativa – nata grazie alla collaborazione del personale sanitario messo a disposizione dall'Ats – saranno momenti di intrattenimento musicale e la possibilità, per tutti coloro che si vaccineranno, di usufruire di un buono consumazione in uno degli esercizi commerciali presenti nella piazza.

Saranno allestiti 3 punti di accettazione, 9 per l'anamnesi e 4 destinati all'inoculazione delle dosi. A disposizione due ambulanze per qualsiasi emergenza, con il medico e l'infermiere del 118. I vaccini somministrati saranno Pfizer e Moderna. "Prosegue l'attività dell'Hub sanitario di via Beethoven, dove con una media fra i 1200 e 1500 inoculazioni al giorno siamo arrivati alla cifra record di 200.000 persone vaccinate - dice il sindaco Graziano Milia -. Si tratta ora di raggiungere quelli che ancora non sono vaccinati e su cui hanno influito i timori generati dalla scarsa informazione o da campagne di comunicazione tese a veicolare messaggi confusi e incompleti".

"Il piano vaccinale della Sardegna continua a procedere speditamente - aggiunge Massimo Temussi, commissario straordinario dell'Ats - siamo fra le prime regioni d'Italia, ma per mantenere questo trend occorre andare incontro ai cittadini, nelle piazze e nelle città più popolose come Quartu Sant'Elena, avvicinandosi agli utenti in un contesto anche significativamente diverso da quello che rappresenta l'Hub vaccinale. La formula dell'Open Day - prosegue Temussi - ha già dimostrato di funzionare e siamo convinti della buona riuscita anche dell'evento del primo ottobre a Quartu. Cerchiamo di convincere anche i più recalcitranti a chi per vari motivi non ha ancora provveduto a vaccinarsi che questo è un passo fondamentale per avere un inverno diverso da quelli passati e cercare di tornare alla normalità".

(Unioneonline/s.s.)

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