In nemmeno un mese la pagina Facebook "Un aiuto per Luca" aveva raggiunto quasi mille adesioni, grazie al passaparola e all'affetto che gli abitanti di Sestu - e i tanti amici - nutrivano per Gianluca Piras, colpito di recente da una grave malattia che lo costringeva a continue trasferte in ospedale. Attendeva un trapianto che, però, non è arrivato. Una catena di solidarietà e speranza che ieri mattina si è spezzata con la notizia che il 46enne non ce l'ha fatta, stroncato dall'aggravarsi del quadro clinico.

Grande appassionato di calcio, infaticabile tifoso della Juventus che ha seguito sino all'ultimo, Luca Piras era soprattutto un ragazzo dalla grande generosità d'animo che ha aveva saputo farsi voler bene, nonostante una vita non priva di difficoltà.

"Così è come ti voglio ricordare", ha scritto Stefania, la moglie, pubblicando una foto di Luca Piras con indosso la maglietta della sua squadra, "sempre felice ed orgoglioso di essere juventino. La vita purtroppo ci ha riservato tante difficoltà, ma un dono ce l'ha fatto, il nostro piccolo ometto. Amore mio, veglia su di noi, ma in modo particolare suo nostro figlio Matteo. Vedrai che ti renderà orgoglioso di lui, è il più bel dono che mi potevi lasciare. Ora da lassù potrai guardare tutte le partite della tua amata squadra: un giorno ci ritroveremo".

Da quando le condizioni di salute erano peggiorate, nell'attesa di un trapianto che gli avrebbe salvato la vita, molti amici e cittadini di Sestu si erano mobilitati per aiutare la famiglia - senza grandi disponibilità - a sostenere le spese per le cure. Ieri, diffusasi la notizia della morte, sulla pagina Facebook sono comparsi decine di messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia. Amici e conoscenti si ritroveranno oggi alle 16,30 nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie per l'ultimo saluto.

Francesco Pinna

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