Duecento animali, cinquanta personaggi, quattro cascate, un paesaggio ricco di grotte e montagne costruito in legno e sughero che si estende per 16 metri quadri: quello realizzato da Emanuele Pinna, 37 anni, macellaio di Sarroch, è a tutti gli effetti il presepe più grande del paese.

Nel giardino della sua casa, il giovane ha realizzato un vero e proprio capolavoro: per allestirlo – approfittando degli spazi concessi dal lavoro – ha impiegato venti giorni.

Emanuele Pinna racconta dove nasce la sua passione per i presepi: «A trasmettermela è stata mia madre, sin da bambino questa tradizione mi ha sempre affascinato. Ogni anno cerco di apportare modifiche, aumentare il numero dei personaggi e studiare nuove soluzioni per renderlo più suggestivo». Quello di Emanuele Pinna può essere considerato anche un presepe ecosostenibile, visto che il muschio, prelevato da un suo terreno, dopo l’Epifania torna al proprio posto: «Mi sembra giusto ricollocarlo nel punto dal quale l’ho preso, in modo che continui a vivere anche dopo che il presepe verrà smantellato. Per il prossimo anno mi piacerebbe portare  i visitatori a scoprire il mio presepe».

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