«Non c'è pace neanche in paradiso, anche lì vengono a cercarti per l'imposta sulla monnezza ».

Alberto Bonu ci scherza su ma non è stato piacevole scoprire che il Comune ha inviato il bollettino per la Tari 2016 a suo padre, morto diciannove anni fa.

«Come può un Comune lavorare in questo modo?», si chiede Bonu, avvocato che vive a Roma, «si svegliano dopo anni per chiedere il pagamento della nettezza urbana per il 2016 ma la tassa che richiedono non solo si riferisce a un immobile che non è più di nostra proprietà ma pretendono che a pagarla sia mio padre, dall'aldilà».

L'ex padrone di casa è scomparso nel 1997 e gli eredi, nel 2009, hanno venduto la villetta a pochi massi dal mare nella zona di S'Arpagiu: «Fino a quell'anno abbiamo sempre pagato regolarmente tutte le imposte e ora ci chiedono la Tari 2016, credo che negli uffici del Comune di Quartu ci sia qualcosa che non funziona».
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